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Faenza, 2006-2007. A cura di F.Barbe, C.Ravanelli Guidotti. Il volume è il catalogo della mostra di Faenza (Museo internazionale delle ceramiche, 21 ottobre 2006 - 25 febbraio 2007). Il catalogo ripercorre la storia della maiolica italiana del rinascimento, presentando 102 opere provenienti dal Petit Palais, in un itinerario che vede protagonista il collezionismo francese della fine dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Seguendo il profilo dei diversi luoghi della maiolica italiana, scopriamo come i centri marchigiani assumessero un ruolo centrale nel Cinquecento, specialmente Urbino, grazie al genere istoriato. E proprio questo genere apre la sequenza delle tematiche, con opere che mostrano un affascinante intreccio figurativo che attinge dapprima alle bozze di Raffaele, cioè alle stampe raffaellesche, e poi via via, attraverso il Manierismo, arriva fino alle carte dei Fiamminghi. Seguono le cosiddette belle donne, con ritratti idealizzati di donne celebri e di donne sconosciute, a ornamento del vasellame d'amore che veniva commissionato come omaggio alle spose. Si passa quindi al tema delle decorazioni, cioè alle diverse pitture, attinte dall'antichità classica, e a quello delle forme, che nel Cinquecento trae ispirazione dai metalli preziosi e dai vasellami all'antica, per concludersi con i vasellami d'apparato, fastosi esempi che portavano le armi delle più prestigiose famiglie. cm.21x30, pp.284, num.figg.a col.nt. Venezia, Marsilio Ed. cm.21x30, pp.284, num.figg.a col.nt. brossura cop.fig.a col.

Bilingual Italian / English - Catalogo della mostra organizzata a Firenze, Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti, nel 2009. Testi di Ornella Casazza, Oliva Rucellai, Ida Panicelli, Paola Bortolotti, David Caméo. Edizione bilingue italiano/inglese. «Le porcellane di Betty Woodman sconvolgono ogni idea della porcellana di Sévres che potevate avere prima di vederle. La tazza, il piattino, il vassoietto, la base ci sono ancora, ma strapazzati oltre l'immaginabile fin dalla modellazione nel pregiato impasto: le forme oblungate e asimmetriche, gli orli slabbrati, i manici talora arricciolati e bizzarri. Aggiungete i colori e l'oro, e avrete girandole esplosive di griglie, strie, toppe, macchie dalle tinte ardite e contrastanti...».

Catalogo della mostra di Roma, Scuderie del Quirinale, 16 dicembre 2016 - 12 marzo 2017 -- Volume nella sua brossura originale, 312 pagine profusamente illustrate in nero e a colori. Copia in condizioni di nuovo, ancora sigillata - A distanza di due secoli dal rientro delle opere d'arte requisite dai commissari napoleonici nei territori degli Stati italiani tra il 1796 e il 1814, un gruppo di studiosi ripercorre, in questo volume, la vicenda storica e rilegge criticamente un evento complesso e contraddittorio nelle sue motivazioni politiche e culturali. La spoliazione di opere d'arte dei territori interessati dalla conquista militare non è di certo una novità quando le truppe francesi, nell'aprile del 1796, invadono l'Italia. E tuttavia un fatto inedito che il prelievo dei beni venga fatto rientrare in alcuni casi tra le clausole dei trattati di pace e che una commissione, composta da esperti, sia incaricata di selezionare i materiali da inviare al nascente museo del Louvre, concepito come "museo della libertà". Si tratta, in definitiva, di un'operazione che fin dall'avvio intende sottrarsi alla logica di usurpazione, propria di un esercito vincitore, per apparire piuttosto come l'attuazione di un diritto acquisito, sulla spinta di nuovi principi e ideali politici. Dietro tale ottica è possibile recuperare tutto il peso della tradizione artistica italiana, avvertita come elemento di un'identità collettiva nel momento in cui si fa strada, in Europa, la coscienza del bene culturale quale risorsa impareggiabile di pubblica utilità.

Catalogo della mostra aperta ai Musei Capitolini, Roma dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018 ??Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani ?? permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui ?? il Tesoro delle Antichit?? di Roma e qui ci si pu?? trattenere in tutta libert?? dalla mattina alla sera??. ?? il 7 dicembre del 1755 ed ?? con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalit?? di fruizione dei beni culturali: un ??Tesoro di Antichit???? non pi?? concepito come propriet?? esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della societ??.

In questo primo volume sono classificate e descritte 1471 medaglie appartenenti ai secoli XV e XVI. Il volume è corredato da 265 tavole, di cui 5 a colori, nelle quali è illustrata la quasi totalità delle medaglie. La grande maggioranza delle medaglie proviene dalla raccolta Medicea; per il periodo considerato, per la loro rilevanza storica e per la qualità di molti esemplari questa collezione è probabilmente da considerarsi la più importante fra quelle esistenti. In aggiunta alla precedente pubblicazione di G. Pollard sono riportate nel presente volume 73 esemplari, che non erano mai stati catalogati in precedenza, e 407 medaglie provenienti dal Museo Archeologico, presso il quale alla fine dellOttocento erano state assegnate allatto della suddivisione delle collezioni medicee-lorenesi avvenuta allepoca. Tutte le medaglie di questo volume sono catalogate per autore e per luogo di produzione, seguendo inoltre un criterio cronologico; sono state così rivedute e corrette diverse precedenti attribuzioni. Tutte le medaglie sono corredate da una scheda in cui sono riportate le leggende e le descrizioni dei diritti e dei rovesci, i dati tecnici e i riferimenti bibliografici. Il considerevole numero di esemplari aggiunti e la nuova catalogazione fanno sì che questa opera sia fondamentale per la conoscenza delle medaglie del Museo Nazionale del Bargello di Firenze.

Catalogo della mostra aperta ai Musei Capitolini, Roma dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018 ??Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani ?? permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui ?? il Tesoro delle Antichit?? di Roma e qui ci si pu?? trattenere in tutta libert?? dalla mattina alla sera??. ?? il 7 dicembre del 1755 ed ?? con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalit?? di fruizione dei beni culturali: un ??Tesoro di Antichit???? non pi?? concepito come propriet?? esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della societ??.

The eleventh International Congress of Egyptologists took place at the Florence Egyptian Museum (Museo Egizio Firenze), Italy from 23- 30 August 2015. The conference was organised by the International Association of Egyptologists (IAE), the Soprintendenza Archeologia della Toscana (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), CAMNES (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies), the University of Florence (SAGAS department), and with the support of the Istituto Lorenzo de’ Medici. From animal mummies to Ancient Egyptian vocabulary to Imperial Cult Temples: of intriguing topics there was no shortage. The proceedings volume will present approximately 130 peer-reviewed papers alongside a selection of posters.

Edizione bilingue italiano / tedesco - Catalogo della mostra organizzata dal Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona, Svizzera, dal 25 marzo al 26 giugno 2016. «L'esposizione, organizzata in collaborazione con lo Staatliches Museum di Schwerin (Germania), rientra nel novero delle celebrazioni svizzere "dada100zürich2016", per il centesimo anniversario dalla nascita del movimento Dada, fondato a Zurigo nel 1916. La rassegna presenta una selezione delle più importanti ed emblematiche opere di Marcel Duchamp, affiancate a quelle dei maggiori esponenti di Fluxus.»

Volume edito in occasione della mostra, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, 8 ottobre 2003 - 25 gennaio 2004, a cura di Marcella Beccaria. Introduzion edi Ida Gianelli. Testi di Jeffrey Deitch, Thomas Kellein, Greg Durkin. Numerose fotografie a colori, a piena e doppia pagina. Storia delle performances 1993 - 2003, biografia, attività espositiva, bibliografia selezionata . 4to pp. 456 Rilegato tela, sovracoperta (cloth, dust jacket) Perfetto (Mint)

in 4°; pp. 514 (ill. in bn.); leg. con sovracop. Importante catalogo ragionato edito in occasione delle mostre di Gorizia, Musei Provinciali di Palazzo Attems, e Venezia, Museo Correr. Saggio introduttivo di G. M. Pilo, premessa di G. Romanelli. Testi di B. di Colloredo Toppani, M. De Grassi, A. Delneri, M. Malni Pascoletti e D. Succi

Edizione bilingue italiano / tedesco - Catalogo della mostra organizzata dal Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona, Svizzera, dal 25 marzo al 26 giugno 2016. «L'esposizione, organizzata in collaborazione con lo Staatliches Museum di Schwerin (Germania), rientra nel novero delle celebrazioni svizzere "dada100zürich2016", per il centesimo anniversario dalla nascita del movimento Dada, fondato a Zurigo nel 1916. La rassegna presenta una selezione delle più importanti ed emblematiche opere di Marcel Duchamp, affiancate a quelle dei maggiori esponenti di Fluxus.»