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Con fotografie a colori dell'Autore . 8vo. pp. 200. . Ottimo (Fine). . . . Rilegato mezza tela, sovracoperta (half-cloth binding, dust jacket)

Giardini Di Seta EDP 3.4oz Scent notes: floral Top notes: rhubarb Middle notes: cherry blossom Base notes: Madagascar vetiver. Launched by the design house of Salvatore Ferragamo. The sweet and sour freshness of rhubarb unveils a red and pink heart of Sakura flower, which blends harmoniously with the woody notes of Madagascar vetiver. Made in Italy All items for external use only Our products are 100% genuine. In some cases we purchase merchandise from trusted independent suppliers and not directly from the brand owner. In all cases we stand by the authenticity of every product sold on our site.

Step into the world of The Attico, where fashion transcends into a tool of expression, crafted by women, for women. The Via Dei Giardini 30 Tote Bag brings all these design principals to your days on-the-go, whether you choose to wear it slung across your shoulder or hold the handles in your hand. The roomy main compartment zips closed with a signature oversized zip pull, and a metallic logo plaque alludes to the brand’s lavish attitude at the front. 65% Acetate, 29% Polyamide, 6% Rubber, Calf Leather Zip Puller, Removable Shoulder Strap, Logo Plaque, The Attico. The Attico Women's Via Dei Giardini 30 Tote Bag in Black

A more compact version of the The Attico’s cult-favourite 30 Tote, the Via Dei Giardini 15 packs just as much of a punch. The satin material gives a luxurious sheen, complemented by the signature logo plaque at the front. A removable shoulder strap allows for versatile wear, whilst its mini size allows for effortless style on-the-go. 65% Acetate 29% Polyamide 6% Rubber, Top Handles, Removable Shoulder Strap, Logo Plaque, Made in Italy, The Attico. The Attico Women's Via Dei Giardini 15 Tote Bag in Black

cm.22x31, pp.143, 92 ill.e tavv.bn.nt. Torino, Allemandi cm.22x31, pp.143, 92 ill.e tavv.bn.nt. legatura ed.soprac.fig.

2017. Copertina editoriale rigida e sovraccoperta alettata. 170 p.; Ill.; 28 cmLRD.10

Book is in Used-VeryGood condition. Pages and cover are clean and intact. Used items may not include supplementary materials such as CDs or access codes. May show signs of minor shelf wear and contain very limited notes and highlighting. 1.76

Presentaz.di Velia Rizza, Lester K.Little, Marcello Fagiolo. cm.22,5x28,5, pp.688, centinaia di figg.a col.nt. Coll.Atti di Convegni. NOTA:Piccole imperfezioni alla sopraccoperta / Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato cm.22,5x28,5, pp.688, centinaia di figg.a col.nt. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col. Coll.Atti di Convegni. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col.

A digital copy of "Felice Giardini And Professional Music Culture In Mid-eighteenth-centur" by Duncan. Download is immediately available upon purchase!

191 p., f.to cm 28,5x25, numerose illustrazioni a colori, copertina rigida con sovraccoperta. NUOVO sigillato nel cellophan originale

English description: Pietro Porcinai (1910-1986), one of the greatest landscape artists in the world, was forever tied to his native Fiesole. The research for this book began with the idea that the first images and atmosphere breathed and assimilated in childhood constitute the matrix and foundations for all later projects, relating Porcinai's career back to his formative years. Celebrating the hundredth anniversary of his birth, the volume includes drawings, illustrations and testimonials. Italian description: Pietro Porcinai, uno tra i piu grandi paesaggisti al mondo (1910-1986), fu legato fin dalla nascita all'immaginario di Fiesole. Egli descriveva quella scenografia come un immenso giardino cui ritrovare tutti gli elementi riuniti in una superiore e diversa realta di vita. Questa ricerca sui suoi capolavori fiesolani costituisce un importante tassello nello studio della sua vasta e importante opera. La ricerca, svolta con l'intento di approfondire i legami dell'artista con le sue origini, parte dall'intuizione che le prime immagini, le atmosfere respirate e assimilate in gioventu, costituiscano le matrici e i riferimenti per tutti i suoi progetti successivi. Pubblicato in occasione del centenario della nascita del paesaggista e in riconoscimento a l ruolo unico che la sua opera ha giocato e tuttora gioca nell'ambito del design di giardini, i l volume accoglie disegni, testimonianze, immagini vecchie e nuove dei progetti realizzati, affascinanti come opere d'arte. O perando una selezione in riferimento ai casi maggiormente documentati, conservati o leggibili nel loro impianto originario, rapportati al loro intorno, Ines Romitti fornisce con questo saggio nuova linfa alla estesa letteratura dedicata a Pietro Porcinai

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Creati da Jacopo Barozzi da Vignola a partire dal 1556, i giardini quadrati di Caprarola sono stati oscurati dalla fama di palazzo Farnese e per questo incredibilmente trascurati dalla storiografia artistica: la loro esplorazione ha costituito una vera e propria scoperta, rivelando opere quasi sconosciute. I risultati presentati in questo volume riaccendono una luce nuova sulle fasi di esecuzione, gli artefici e i complessi significati dei ninfei, la cui lettura è resa particolarmente difficile dallo stato di conservazionemolto compromesso: fotografie, rappresentazioni grafiche e ricostruzioni restituiscono un'immagine viva e articolata di queste opere e consentono finalmente di rileggere e reinterpretare con intelligenza critica il complesso organico di architettura e natura che Vignola crea per celebrare il suo grande mecenate Alessandro Farnese. A Caprarola convergono le esperienze romane di villa Madama, villa Giulia e del cortile del Belvedere attraverso il comune denominatore dei modelli classici, rivissuti con estrema vivezza grazie all'apporto di umanisti come Annibal Caro e di tecnici molto abili come Curzio Maccarone e Francesco da Tivoli. Accanto alle forti analogie con i ninfei di villa d'Este a Tivoli, emerge la grande originalità delle realizzazioni di Caprarola, il cui complesso tessuto simbolico si offre come perfetta sintesi della cultura di un'epoca e rende il territorio viterbese assolutamente unico.

Creati da Jacopo Barozzi da Vignola a partire dal 1556, i giardini quadrati di Caprarola sono stati oscurati dalla fama di palazzo Farnese e per questo incredibilmente trascurati dalla storiografia artistica: la loro esplorazione ha costituito una vera e propria scoperta, rivelando opere quasi sconosciute. I risultati presentati in questo volume riaccendono una luce nuova sulle fasi di esecuzione, gli artefici e i complessi significati dei ninfei, la cui lettura è resa particolarmente difficile dallo stato di conservazionemolto compromesso: fotografie, rappresentazioni grafiche e ricostruzioni restituiscono un'immagine viva e articolata di queste opere e consentono finalmente di rileggere e reinterpretare con intelligenza critica il complesso organico di architettura e natura che Vignola crea per celebrare il suo grande mecenate Alessandro Farnese. A Caprarola convergono le esperienze romane di villa Madama, villa Giulia e del cortile del Belvedere attraverso il comune denominatore dei modelli classici, rivissuti con estrema vivezza grazie all'apporto di umanisti come Annibal Caro e di tecnici molto abili come Curzio Maccarone e Francesco da Tivoli. Accanto alle forti analogie con i ninfei di villa d'Este a Tivoli, emerge la grande originalità delle realizzazioni di Caprarola, il cui complesso tessuto simbolico si offre come perfetta sintesi della cultura di un'epoca e rende il territorio viterbese assolutamente unico.

Born in Turin, Felice Giardini since he was young, he manifested a predilection for the violin, but his father sent him to study singing, harpsichord and composition at the Chapel of the Cathedral of Milan. Back in Turin, he went on to study violin with the renowned Giovanni Battista Somis and began to hold positions as a violinist first in Turin and then to Naples, where he later became vice-master of the Teatro San Carlo chapel. Giardini decided to pursue a solo career, he traveled to Europe a

Bologna, Nuova Alfa, 1990, 4to t. tela edit. con sovr. ill. a col. pp. 936 compl. ill. a col.

Good Luck Giardini di Mir - LP 880918204215

The Italian post-industrial scene, born in the early '80s, was one of the most creative and vibrant in the whole of Europe. Officine Schwartz, CCC CNC NCN, F: A.R, Giardini Di Marzo, Mauthausen Orchestra, Rosemary's Baby, Thelema and T.A.C. are just some of the Italian protagonists cited by Marcello Ambrosini in his work, Post-Industriale: La Scena Italiana Anni '80 ("Post-Industrial: The Italian Scene Of '80"). Italian post-industrial was an underground movement that sparked a whole generation

This inspirational book is an illustrated survey of more than 60 major gardens in Italy, from the lakes north of Milan down to Ravello in the south. They include the Villa Balbianello, Isola Bella, Giardini Giusti, Villa Medici, Villa Gamberaia, La Mortella, Villa Lante, Villa d'Este, Giardini di Ninfa, plus some important modern gardens. All the gardens featured are open to the public.

A cura dell'Univ.degli Studi di Pisa, Missioni Archeologiche in Egitto, Saqqara IV. cm.21x29,5, pp.87, XXIII tavv.a col.e 13 figg.bn.nt. Pisa, Giardini Ed. cm.21x29,5, pp.87, XXIII tavv.a col.e 13 figg.bn.nt. brossura cop.fig.