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Fermapiedi anteriori estraibili, regolabili in antero-posteriore e laterale, completo di cinturino fermapiede per Standing EasyUp. Accessorio.

Sotto il sole di Cuba Ci troviamo a Cuba, terra che incarna lo spirito del Rum e dove produrlo è una missione, tanto che l’antica arte si tramanda da generazioni. La Distilleria Santero ...

Le leve poste sulle manopole, permettono di regolare l’inclinazione dello schienale da 97° a 142°.Per garantire la sicurezza nell’utilizzo, la carrozzina è dotata di ruotine antiribaltamento. La dotazione di serie prevede braccioli estraibili e alza gambe estraibili con rotazione antero-posteriore, verticalizzabili e regolabili in altezza. Il rivestimento è in nylon lavabile. Questo modello è disponibile anche con ruote da transito.Sedute disponibili:- 40 cm.- 43 cm.- 46 cm.CARATTERISTICHE TECNICHEIngombro: + 20 cm. Larghezza chiusa: 32 cm. Profondità seduta: 43 cm. Altezza schienale: 55 cm. 80 cm. con poggiatesta Profondità massima: 114 cm. con pedane Distanza bracciolo seduta: 22 cm. Altezza seduta da terra: 48 cm. Reclinazione schienale da 97° a 142° Altezza posteriore: 105 cm. (+25 cm poggiatesta). Peso: 25,5 Kg.Portata massima: 120 Kg.

VITIS Spazzolino implant angular - Descrizione Spazzolino da denti che permette di pulire efficacemente le zone di difficile accesso che si trovano intorno agli impianti e alle protesi. Il collo del manico è stretto e angolato per facilitare l'accesso alla parte interna (linguale) del settore anter…

Telaio WILIER Jareen Gravel in alluminio 6061 doppio spessore, cavi integrati nel telaio, reggisella con diametro 27.2 mm per un maggiore comfort, forcella in alluminio con perno passante 12mm. Nuova versione 2025 Il clearence di carro e forcella anteri

Infallibile! Prodotto che nasce dall’esigenza di offrire un valido completando di mixology ai bartender professionisti, il 958 Spritz firmato Santero è diventato, in pochissimo tempo, am...

VITIS Spazzolino implant angular - Descrizione Spazzolino da denti che permette di pulire efficacemente le zone di difficile accesso che si trovano intorno agli impianti e alle protesi. Il collo del manico è stretto e angolato per facilitare l'accesso alla parte interna (linguale) del settore anter…

I sandali Tilt Table sono progettati per offrire una regolazione precisa dei piedi, permettendo movimenti in intra-extra rotazione, antero-posteriore, adduzione e abduzione. Questa versatilità li rende ideali per terapie riabilitative, garantendo un supporto ottimale durante l'allenamento muscolare e la correzione posturale. Realizzati con materiali resistenti e di alta qualità, questi sandali assicurano durata e comfort. Le cinghie regolabili permettono un adattamento personalizzato, mantenendo i piedi saldamente in posizione durante l'uso. La base robusta offre stabilità, riducendo il rischio di scivolamenti o movimenti indesiderati. Facili da usare, i sandali Tilt Table sono compatibili con vari dispositivi di riabilitazione. La loro struttura leggera li rende semplici da trasportare e da installare, facilitando l'integrazione in diverse routine terapeutiche. Sono ideali per fisioterapisti e professionisti del settore medico. La manutenzione è semplice grazie ai materiali lavabili, che garantiscono igiene e pulizia costante. Questi sandali rappresentano una soluzione efficace per migliorare la mobilità e la flessibilità dei pazienti, contribuendo a un recupero più rapido e sicuro. Marca: Chinesport Materiale: Alta qualità e resistente Funzione: Regolazione intra-extra rotazione Caratteristica: Cinghie regolabili Compatibilità: Dispositivi di riabilitazione Informazioni aggiuntive: Facili da trasportare Materiali lavabili Base robusta per stabilità

Applicati alle singole pedane d’appoggio, consentono un contenimento e stabilizzazione dei piedi. Regolabili in intra-extra rotazione, ed antero-posteriore. Venduti a coppia.

Il lato ruvido di Cuba Sebbene non sia considerata tecnicamente un Rum, l’Aguardiente è ottenuta anch’essa dalla distillazione della canna da zucchero ed è un prodotto profo...

Cos'hanno in comune una giovane zingara, un metronotte con una dipendenza da psicofarmaci e un impiegato di banca costretto ad una vita insignificante? Sono gli unici a vedere l'eclissi che improvvisamente oscura il sole gettando la città in una notte oscura e senza fine. Mentre il Presidente della Nazione descrive entusiasta la ripresa economica e le persone continuano meccanicamente la loro vita senza mai alzare gli occhi al cielo, attirati dalle sfavillanti luci dei negozi e del centro commerciale, pervasi da un'irrefrenabile smania di acquisti, intorno a loro tutto muore e appassisce e il freddo diventa insopportabile per la mancanza di luce, ma né le televisioni né giornali ne danno notizia. I tre, trasformati in improbabili ed involontari eroi, si trovano così a vagare nell'oscurità pulsante, inseguiti da animali impazziti e sadici cacciatori di topi che pattugliano le strade in cerca dei pochi che riescono a scorgere l'eclissi campeggiare nel cielo. Falene è una storia di allucinante onirismo ed acuto pessimismo dietro la quale si cela un cuore nero, grondante sangue, in cui riecheggiano la fantascienza apocalittica degli anni '70, la feroce critica consumistica cara al George Romero di Zombi, la parabola politica del John Carpenter di Essi Vivono e un'acuta osservazione dell'essere umano, falena intrappolata in un meccanismo di asfissiante mestizia. La storia che Matteo Mantero mette in scena denota uno sguardo tagliente ed acuminato, in grado di elevare un'opera di \"genere\" ad altezze inaspettate. Per questo Falene inquieta, spaventa, pone scomodi interrogativi.

\"Arrivai davanti alla libreria. Mi venne in mente che in tutti i film che avevo visto, dietro allo scaffale c'era una porta nascosta. Di solito per essere aperta si doveva cercare un libro che facesse scattare il meccanismo che apriva il passaggio segreto. Trovai un libro molto strano, su cui era scritto: «Se la vita dei PO vuoi aiutare, questa frase tu devi cantare: pola, pola, pola... po». La libreria si apri di colpo!\" \"Ciao! Io sono Egea, la protagonista di questo racconto. Sono una bambina terrestre, molto, ma molto curiosa. Se non fosse per questo, non avrei mai conosciuto i Po. I Po sono delle personcine molto buffe che vivono su un pianeta lontano anni luce dalla Terra. Sono molto simpatici e socievoli. Questa è la storia di come io li ho incontrati la prima volta!\" \"Il mondo dei Po\" è il primo racconto illustrato della giovane autrice Matilde Mantero (14 anni al momento della pubblicazione) che ne ha realizzato sia il testo che le illustrazioni. Età di lettura: da 6 anni.

\"Arrivai davanti alla libreria. Mi venne in mente che in tutti i film che avevo visto, dietro allo scaffale c'era una porta nascosta. Di solito per essere aperta si doveva cercare un libro che facesse scattare il meccanismo che apriva il passaggio segreto. Trovai un libro molto strano, su cui era scritto: «Se la vita dei PO vuoi aiutare, questa frase tu devi cantare: pola, pola, pola... po». La libreria si apri di colpo!\" \"Ciao! Io sono Egea, la protagonista di questo racconto. Sono una bambina terrestre, molto, ma molto curiosa. Se non fosse per questo, non avrei mai conosciuto i Po. I Po sono delle personcine molto buffe che vivono su un pianeta lontano anni luce dalla Terra. Sono molto simpatici e socievoli. Questa è la storia di come io li ho incontrati la prima volta!\" \"Il mondo dei Po\" è il primo racconto illustrato della giovane autrice Matilde Mantero (14 anni al momento della pubblicazione) che ne ha realizzato sia il testo che le illustrazioni. Età di lettura: da 6 anni.

Cos'hanno in comune una giovane zingara, un metronotte con una dipendenza da psicofarmaci e un impiegato di banca costretto ad una vita insignificante? Sono gli unici a vedere l'eclissi che improvvisamente oscura il sole gettando la città in una notte oscura e senza fine. Mentre il Presidente della Nazione descrive entusiasta la ripresa economica e le persone continuano meccanicamente la loro vita senza mai alzare gli occhi al cielo, attirati dalle sfavillanti luci dei negozi e del centro commerciale, pervasi da un'irrefrenabile smania di acquisti, intorno a loro tutto muore e appassisce e il freddo diventa insopportabile per la mancanza di luce, ma né le televisioni né giornali ne danno notizia. I tre, trasformati in improbabili ed involontari eroi, si trovano così a vagare nell'oscurità pulsante, inseguiti da animali impazziti e sadici cacciatori di topi che pattugliano le strade in cerca dei pochi che riescono a scorgere l'eclissi campeggiare nel cielo. Falene è una storia di allucinante onirismo ed acuto pessimismo dietro la quale si cela un cuore nero, grondante sangue, in cui riecheggiano la fantascienza apocalittica degli anni '70, la feroce critica consumistica cara al George Romero di Zombi, la parabola politica del John Carpenter di Essi Vivono e un'acuta osservazione dell'essere umano, falena intrappolata in un meccanismo di asfissiante mestizia. La storia che Matteo Mantero mette in scena denota uno sguardo tagliente ed acuminato, in grado di elevare un'opera di \"genere\" ad altezze inaspettate. Per questo Falene inquieta, spaventa, pone scomodi interrogativi.