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Chicco Fattoria Parlante è il nuovo restyling della Fattoria Parlante, il centro di attività didattica bilingue dedicato ai bambini. Insegna in 2 lingue i nomi degli animali, suoni e versi, curiosità sugli animali, numeri da 1 a 10, colori e canzoni.

Chicco Chiave Parlante è la simpatica chiave bilingue con effetti luminosi ad intermittenza e 24 contenuti: effetti sonori, prime parole, brevi frasi e filastrocche in italiano e in inglese! Con anello per fissare il gioco al passeggino.

KIT SCRUB IODOPOVIDONE dispenser da 30 pz. - MultilinguebrEtichette: GB, FR, ES, DE, PT, PL, NL, GR (blister e dispenser), PL, RU, Arabo (solo blister)brbrPresidio medico chirurgico Reg. Min. Salute 19531brbrCon soluzione di iodio PVP 7,5 g in 100...

Chicco ABC Selfie Phone è il primo giocattolo bilingue per far finta di telefonare. Insegna al bambino i primi numeri, le prime parole, le prime frasi in due lingue e i suoni degli animali. Oltre 50 frasi, suoni e canzoni.

Chicco Farm Book Il Libro della Fattoria è il libretto parlante della fattoria, elettronico, educativo e bilingue, che insegna al tuo bambino l'italiano e l'inglese: sfogliando le pagine si ascolta la storia raffigurata. Adatto dai 6 ai 36 mesi.

Il “Puerto Fino” di Emilio Lustau è una celebre espressione di Sherry Fino di Jerez de la Frontera, un vino liquoroso spagnolo dal gusto molto secco e dal carattere fresco e iodato, tanto da essere classificato in etichetta con dicitura bilingue come “muy seco - very dry”. Tradizionalmente viene servito freddo come aperitivo, in accompagnamento a stuzzichini, ad antipasti e a tapas a base di affettati o formaggi. Per via del profilo aromatico secco e salino può essere accostato con ottimi risultato anche ad entrée a base di pesce, crostacei, frutti di mare, sushi e sashimi. Lo Sherry Fino “Puerto Fino” deve il suo nome alla singolarità del luogo in cui si svolge l’invecchiamento: la località portuale di El Puerto de Santa Maria, vicino a Jerez de la Frontera, conosciuta dagli storici per essere stata il punto di partenza scelto da Cristoforo Colombo per il suo secondo viaggio verso le Americhe. Immerso nel clima umido e ricco di salsedine della costa atlantica, questo vino liquoroso viene invecchiato con Metodo Solera in botti di rovere americano per una media di 5 anni. Le particolari condizioni climatiche, la scolmatura delle botti e il lungo tempo trascorso costituiscono le condizioni per la formazione e lo sviluppo di uno strato di lieviti flor sulle superficie del vino, in grado di proteggerlo dall’ossigenazione. Questo fenomeno è responsabile dei tipici sentori di mallo di noce, spezie e frutta secca che caratterizzano questa etichetta. Il “Puerto Fino” di Emilio Lustau è una classica e ben fatta interpretazione di Sherry Fino, in grado di valorizzare e di far conoscere al grande pubblico le potenzialità della tipologia e del particolare invecchiamento con lieviti flor nel un contesto marittimo portuale. Il risultato è sorprendente e profondamente identitario: sentori di frutta secca e tostata, spezie e mallo di noce si allacciano a sfumature marine e salmastre, con sottili richiami di fiori secchi di camomilla e leggere tracce di agrumi. Il sorso è asciutto, nitido, deciso e incisivo, animato da freschezza e mineralità. Giustamente viene definito in etichetta come “molto secco” e questa è la sua forza, la qualità che gli permette di accompagnare e valorizzare tanti piatti a base di pesce, frutti di mare, formaggi o affettati.

KIT SCRUB CLOREXIDINA dispenser da 30 pz. - MultilinguebrEtichette: GB, FR, ES, DE, PT, PL, NL, GR (blister e dispenser), PL, RU, Arabo (solo blister)brbrPresidio medico chirurgico Reg. Min. Salute 19575brbrCon soluzione di Gluconato di Clorexidina...

Genius pro xl col bilingue rosa vtech - per scoprire le lettere maiuscole e minuscole, la pronuncia delle lettere, ortografia, vocabolario, rime, s.

Arte, poesia, umanità e diritti si intrecciano e si condensano nel volume Con i miei occhi, edito da Marsilio Arte, dedicato alla partecipazione del Padiglione della Santa Sede alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. Si tratta di una realtà inedita e senza precedenti con l’apertura fisica e concettuale della Casa di Reclusione Femminile di Venezia – Giudecca, che vede il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle detenute. Questo progetto apre prospettive nuove sulle dinamiche sociali e artistiche, sfidando pregiudizi e convenzioni, riflettendo sulle strutture di potere nell’arte e nelle istituzioni. Curato dal direttore di Palazzo Grassi Bruno Racine e da Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, e realizzato sotto la direzione artistica di Irma Boom, il catalogo documenta il dialogo attivo che si è instaurato tra le donne detenute che abitano questo luogo e gli otto artisti di fama internazionale coinvolti nel progetto: Maurizio Cattelan, Claire Fontaine, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego e Zoe Saldana, Claire Tabouret. Il titolo della pubblicazione è tratto da un frammento di poesia che riprende un antico testo sacro e una poesia elisabettiana. “Io non ti amo coi miei occhi” (Shakespeare, Sonetto 14) risuona con i versetti 42.5 del Libro di Giobbe “I miei occhi ti hanno veduto”, in una dissolvenza incrociata, che sfuma in un’azione dove il vedere è sinonimo di toccare con lo sguardo, di abbracciare con l’occhio, di far dialogare la vista e la percezione. Il volume si apre con una prefazione di Papa Francesco e ospita un contributo del Cardinale José Tolentino de Mendonça, dal titolo Quando ti abbiamo visto? Prosegue, poi, con un ricco testo curatoriale che sviscera il progetto avvalendosi delle testimonianze degli artisti coinvolti, di Olivian Cha e Nellie Scott (Corita Art Center, Los Angeles), delle detenute e dello staff del carcere: «Scegliendo un carcere in attività», scrivono i curatori, «si è voluto andare oltre una proposta artistica che avrebbe raggiunto solo il pubblico internazionale dell’arte contemporanea; il nostro obiettivo è stato quello di impegnarci in un’esperienza umana ricca e complessa, in cui gli esclusi dalla società fossero protagonisti. In breve, dimostrare fattivamente come l’arte possa cambiare la vita, cambiare il modo in cui i visitatori guardano questo universo in linea di principio impenetrabile e il modo in cui le detenute guardano sé stesse. Il titolo proposto, Con i miei occhi, evoca questa riflessione, una conversione dello sguardo a cui l’arte ci invita e a cui conferisce la sua piena dimensione». Una conversazione inedita tra Hans Ulrich Obrist e Julia Kristeva affronta invece i temi dell’arte come «contaminazione di significato e sensi di trionfo dell’esperienza soggettiva del mondo», ma anche dell’epifania come punto di fuga dell’incontro con l’arte. A completare il catalogo, un ricco apparato iconografico include le fotografie di Marco...

Esiste un Lecce Style. Diverso dal Salento Style e dal Puglia Style. La Lecce di chi ha cercato palazzi da troppo tempo assopiti nelle pieghe del tempo e li ha risvegliati. Di chi ha scelto di \"fare casa\" in un convento, in una vecchia fabbrica di saponi, in un giardino. O di chi ha provato a salire dalla scala della servitù. Di chi si è innamorato di un intonaco scrostato, di un fregio dorato che aveva smesso di brillare, dello scorcio della statua di una Santa rubato da una finestra. Di chi ha assecondato il genius loci, ma lo ha accompagnato per mano. Di chi ha provato a capire cosa ci fosse sotto e attraverso e oltre. Un libro per raccontare quello che Lecce, da qualche anno, è diventata.

Esiste un Lecce Style. Diverso dal Salento Style e dal Puglia Style. La Lecce di chi ha cercato palazzi da troppo tempo assopiti nelle pieghe del tempo e li ha risvegliati. Di chi ha scelto di \"fare casa\" in un convento, in una vecchia fabbrica di saponi, in un giardino. O di chi ha provato a salire dalla scala della servitù. Di chi si è innamorato di un intonaco scrostato, di un fregio dorato che aveva smesso di brillare, dello scorcio della statua di una Santa rubato da una finestra. Di chi ha assecondato il genius loci, ma lo ha accompagnato per mano. Di chi ha provato a capire cosa ci fosse sotto e attraverso e oltre. Un libro per raccontare quello che Lecce, da qualche anno, è diventata.

\"Testo a fronte\" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti.