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Il nome shorinji kempo compare spesso nei libri di karate e nei saggi di judo. E' considerato un'arte marziale leggendaria. Per questo Doshin So, unico vero successore della tradizione shorinji ha rivelato almeno alcuni dei suoi segreti.Dall'Introduzione dell'autore:Il tempio di Shaolin (in giapponese Shorinji) situato nella prefettura dello Honan in Cina, fu il luogo in cui Bodhidharma iniziò allo shorinji kempo un gruppo di monaci buddisti che per secoli ne avrebbero tramandato la pratica assieme a quella della meditazione Zen come disciplina spirituale. Un medotodo di autodifesa ma anche per lo sviluppo delle tre virtù più nobili: coraggio, sagezza, compassione. Non fu mai insegnato ad altri oltre coloro che intendevano chiaramente prendere i voti monacali. Per tali motivi quest'arte marziale incarna molto delle caratteristiche idee orientali di quiete e armonia.Le tecniche marziali furono tenute gelosamente nascoste dai monaci poichè la loro potenza in mano a uomini malvagi avrebbe potuto causare tremendi danni. Coerentemente con questo principio generale quando portai questa disciplina per la prima volta in Giappone rifiutai l'insegnamento a chi non facesse voto di usarla soltanto a fin di bene. Col passare del tempo però, mi accorsi che la segretezza avrebbe ben potuto comportare il pericolo della degradazione o della diffusione di errate idee riguardo la nostra tradizione marziale. Perciò su richiesta della Japan Publications Inc. ho deciso di pubblicare il libro. Insegnamo che il movimento esiste nella quiete e l'immobilità nell'azione. Le nostre tecniche rappresentano la sfera dell'azione mentre la meditazione zen seduta, quella della quiete. Tuttavia nessuno dei due potrebbe esistere indipendentemente dall'altra. Si tratta di uno stile non adatto agli uomini che, nell'ambito della società moderna, non sappiano ragionare in termini diversi da quelli del vincere o perdere. Al contrario esso si fonda sul rispetto e sulla compresione dei propri compagni, affinchè tutti insieme si possa crescere spiritualmente e fisicamente.Dall'unione di fluidità e potenza - cuore della nostra pratica marziale - sono state generate sia la cedevolezza dello judo che la durezza del karate. In questo libro ho definito la cedevolezza come sistema passivo e la durezza come sistema attivo. Sono convinto che, soltanto dopo aver constatato nella pratica quanto c'è di vero nel principio secondo il quale la quiete esiste nell'azione e l'azione nella quiete, il lettore potrà comprendere come lo shorinji kempo, sviluppando entrambe, contribuisca alla crescita totale dell'individuo.Gli innumerevoli aspetti spirituali dell'arte marziale conquisteranno qualsiasi giovane che intraprenda i nostri programmi di istruzione, e lo condurranno sul sentiero dell'introspezione. In più questa pratica favorisce la crescita armoniosa della saggezza, coraggio, amore e salute poichè è una manifestazione fisica delle teorie del Kongo zen e l'oggetto principale del suo credo è lo spirito...

Il nome shorinji kempo compare spesso nei libri di karate e nei saggi di judo. E' considerato un'arte marziale leggendaria. Per questo Doshin So, unico vero successore della tradizione shorinji ha rivelato almeno alcuni dei suoi segreti.Dall'Introduzione dell'autore:Il tempio di Shaolin (in giapponese Shorinji) situato nella prefettura dello Honan in Cina, fu il luogo in cui Bodhidharma iniziò allo shorinji kempo un gruppo di monaci buddisti che per secoli ne avrebbero tramandato la pratica assieme a quella della meditazione Zen come disciplina spirituale. Un medotodo di autodifesa ma anche per lo sviluppo delle tre virtù più nobili: coraggio, sagezza, compassione. Non fu mai insegnato ad altri oltre coloro che intendevano chiaramente prendere i voti monacali. Per tali motivi quest'arte marziale incarna molto delle caratteristiche idee orientali di quiete e armonia.Le tecniche marziali furono tenute gelosamente nascoste dai monaci poichè la loro potenza in mano a uomini malvagi avrebbe potuto causare tremendi danni. Coerentemente con questo principio generale quando portai questa disciplina per la prima volta in Giappone rifiutai l'insegnamento a chi non facesse voto di usarla soltanto a fin di bene. Col passare del tempo però, mi accorsi che la segretezza avrebbe ben potuto comportare il pericolo della degradazione o della diffusione di errate idee riguardo la nostra tradizione marziale. Perciò su richiesta della Japan Publications Inc. ho deciso di pubblicare il libro. Insegnamo che il movimento esiste nella quiete e l'immobilità nell'azione. Le nostre tecniche rappresentano la sfera dell'azione mentre la meditazione zen seduta, quella della quiete. Tuttavia nessuno dei due potrebbe esistere indipendentemente dall'altra. Si tratta di uno stile non adatto agli uomini che, nell'ambito della società moderna, non sappiano ragionare in termini diversi da quelli del vincere o perdere. Al contrario esso si fonda sul rispetto e sulla compresione dei propri compagni, affinchè tutti insieme si possa crescere spiritualmente e fisicamente.Dall'unione di fluidità e potenza - cuore della nostra pratica marziale - sono state generate sia la cedevolezza dello judo che la durezza del karate. In questo libro ho definito la cedevolezza come sistema passivo e la durezza come sistema attivo. Sono convinto che, soltanto dopo aver constatato nella pratica quanto c'è di vero nel principio secondo il quale la quiete esiste nell'azione e l'azione nella quiete, il lettore potrà comprendere come lo shorinji kempo, sviluppando entrambe, contribuisca alla crescita totale dell'individuo.Gli innumerevoli aspetti spirituali dell'arte marziale conquisteranno qualsiasi giovane che intraprenda i nostri programmi di istruzione, e lo condurranno sul sentiero dell'introspezione. In più questa pratica favorisce la crescita armoniosa della saggezza, coraggio, amore e salute poichè è una manifestazione fisica delle teorie del Kongo zen e l'oggetto principale del suo credo è lo spirito...

Pantaloncini casual di HUGO Menswear, dal taglio regolare in cotone interlock. Questi pantaloncini sportivi sono stampati con un logo verticale in uno stile corto sulla gamba sinistra per un tocco di firma. Combinali con la felpa coordinata o la polo per un athleisure di grande impatto.Caratteristiche:Vestibilità regolareCoulisseSpecifiche:Informazioni sul materiale: 100% cotone, cintura: 97% cotone, 3% elastanCura:Lavaggio delicato a 30 ° CNon usare la candegginaNon asciugare in asciugatriceFerro da stiro a bassa temperaturaNon lavare a secco con sostanze chimiche

Pantaloncini casual di HUGO Menswear, dal taglio regolare in cotone interlock. Questi pantaloncini sportivi sono stampati con un logo verticale in uno stile corto sulla gamba sinistra per un tocco di firma. Combinali con la felpa coordinata o la polo per un athleisure di grande impatto.Caratteristiche:Vestibilità regolareCoulisseSpecifiche:Informazioni sul materiale: 100% cotone, cintura: 97% cotone, 3% elastanCura:Lavaggio delicato a 30 ° CNon usare la candegginaNon asciugare in asciugatriceFerro da stiro a bassa temperaturaNon lavare a secco con sostanze chimiche

Tara è sempre stata una ribelle, contro tutto e tutti. Costretta a un matrimonio di convenienza, è scappata di casa, si è presa diversi amanti, ha vissuto a lungo insieme con un guru e si è persino ridotta a fare la mendicante. In tutto ciò, sua figlia Antara, per lei, è sempre stata un peso, una valigia da portarsi appresso e poco più. Però il tempo della ribellione di Tara adesso è finito; ha quasi sessant'anni e l'Alzheimer la sta consumando, a poco a poco ma inesorabilmente: lascia il fornello acceso per tutta la notte, dimentica le incombenze quotidiane, si ostina a telefonare ad amici morti da tempo. E non ricorda più i piccoli e grandi gesti crudeli nei confronti della figlia, che sono invece marchiati a fuoco nella memoria di Antara. Eppure, nonostante tutto, Antara si sente in dovere di occuparsi di quella madre che non si è mai presa cura di lei. E così, mentre la convivenza forzata la induce a ripercorrere le pagine più dolorose del suo passato, cerca di sbrogliare la matassa di tradimenti, riconciliazioni e rotture, e di sciogliere una volta per tutte il nodo di quel legame che ha forgiato il suo cammino, ma che adesso rischia di soffocarla. Con una prosa lucida e affilata come la lama di un rasoio, Avni Doshi scava tra le pieghe di quel rapporto unico che lega una madre e una figlia, mettendone in luce la complessità e le contraddizioni, ma anche tutta la forza e l'amore che lo contraddistingue.

Tara è sempre stata una ribelle, contro tutto e tutti. Costretta a un matrimonio di convenienza, è scappata di casa, si è presa diversi amanti, ha vissuto a lungo insieme con un guru e si è persino ridotta a fare la mendicante. In tutto ciò, sua figlia Antara, per lei, è sempre stata un peso, una valigia da portarsi appresso e poco più. Però il tempo della ribellione di Tara adesso è finito; ha quasi sessant'anni e l'Alzheimer la sta consumando, a poco a poco ma inesorabilmente: lascia il fornello acceso per tutta la notte, dimentica le incombenze quotidiane, si ostina a telefonare ad amici morti da tempo. E non ricorda più i piccoli e grandi gesti crudeli nei confronti della figlia, che sono invece marchiati a fuoco nella memoria di Antara. Eppure, nonostante tutto, Antara si sente in dovere di occuparsi di quella madre che non si è mai presa cura di lei. E così, mentre la convivenza forzata la induce a ripercorrere le pagine più dolorose del suo passato, cerca di sbrogliare la matassa di tradimenti, riconciliazioni e rotture, e di sciogliere una volta per tutte il nodo di quel legame che ha forgiato il suo cammino, ma che adesso rischia di soffocarla. Con una prosa lucida e affilata come la lama di un rasoio, Avni Doshi scava tra le pieghe di quel rapporto unico che lega una madre e una figlia, mettendone in luce la complessità e le contraddizioni, ma anche tutta la forza e l'amore che lo contraddistingue.

August, 1968: Babo Patel arrives in London from Madras, with curly hair, jhill mill teeth and dreams of becoming a success. When he meets the beautiful, auburn-haired Sian Jones, he falls in love instantly. She, like him, is in search of something bigger than what the home she left behind can offer.\n\nBut when Babo's parents learn of his intention to marry 'some girl from God knows where' he is given an ultimatum: he can only marry Sian if they agree to live in Madras for two years before returning to London. As the years pass by, the calamities, quirks and heartaches of first love, lost innocence, and old age unfold across cultures and generations of this mixed-up family in a topsy-turvy world.

August, 1968: Babo Patel arrives in London from Madras, with curly hair, jhill mill teeth and dreams of becoming a success. When he meets the beautiful, auburn-haired Sian Jones, he falls in love instantly. She, like him, is in search of something bigger than what the home she left behind can offer.\n\nBut when Babo's parents learn of his intention to marry 'some girl from God knows where' he is given an ultimatum: he can only marry Sian if they agree to live in Madras for two years before returning to London. As the years pass by, the calamities, quirks and heartaches of first love, lost innocence, and old age unfold across cultures and generations of this mixed-up family in a topsy-turvy world.

Pantaloncini casual di HUGO Menswear, dal taglio regolare in cotone interlock.Questi pantaloncini sportivi sono stampati con un logo verticale in stile cropped sulla gamba sinistra per un tocco inconfondibile.Abbinali alla felpa o alla polo coordinata per un'atletica di tendenza.Caratteristiche:Vestibilità regolare.Coulisse.Specifiche:Informazioni sul materiale:100% cotone, cintura:97% cotone, 3% elastan Cura:Lavaggio delicato fine a 30°C.Non usare la candeggina.Non asciugare in asciugatrice.Stirare a fuoco basso.Non lavare a secco con prodotti chimici.

Pantaloncini casual di HUGO Menswear, dal taglio regolare in cotone interlock.Questi pantaloncini sportivi sono stampati con un logo verticale in stile cropped sulla gamba sinistra per un tocco inconfondibile.Abbinali alla felpa o alla polo coordinata per un'atletica di tendenza.Caratteristiche:Vestibilità regolare.Coulisse.Specifiche:Informazioni sul materiale:100% cotone, cintura:97% cotone, 3% elastan Cura:Lavaggio delicato fine a 30°C.Non usare la candeggina.Non asciugare in asciugatrice.Stirare a fuoco basso.Non lavare a secco con prodotti chimici.

È iniziato tutto nel 1968, quando Babo è stato il primo membro della famiglia Patel a lasciare Madras e volare a Londra per approfondire la sua educazione. Suo padre avrebbe dovuto sapere che ne sarebbero nati dei guai. E infatti lo ritroviamo in un appartamento di Finchley Road, che fa l'amore in maniera decisamente poco ortodossa con una ragazza gallese dalla pelle color latte, Sian Jones, per la quale si è preso una cotta appena ha visto lo svolazzo di un nastro rosso tra i suoi capelli. La loro è una storia d'amore \"misto\" in un mondo sottosopra: le due famiglie non saranno mai più le stesse. Incontriamo allora i Patel-Jones: Babo, Sian, Mayuri e Bean, nella loro piccola casa dal cancello dipinto di arancione e nero, accanto alla sede dell'Associazione Donne del Punjab. Intanto, mentre il ventesimo secolo scorre sullo sfondo - da qualche parte là fuori Jim Morrison muore in una vasca da bagno, Carlo e Diana si sposano, Indira Gandhi è assassinata dalle sue stesse guardie del corpo, la tv via cavo arriva in India -, i quattro Patel-Jones navigano nei territori inesplorati della famiglia \"ibrida\": la baraonda dei parenti di Babo, il lontano crepitio della linea telefonica di quelli di Sian, la saggezza eterna e il cuore generoso della bisnonna Ba, i pericoli dei primi amori, la perdita dell'innocenza e la vecchiaia, e l'ultima grande domanda: cosa fare degli spazi che le persone amate lasciano dietro di loro.

È iniziato tutto nel 1968, quando Babo è stato il primo membro della famiglia Patel a lasciare Madras e volare a Londra per approfondire la sua educazione. Suo padre avrebbe dovuto sapere che ne sarebbero nati dei guai. E infatti lo ritroviamo in un appartamento di Finchley Road, che fa l'amore in maniera decisamente poco ortodossa con una ragazza gallese dalla pelle color latte, Sian Jones, per la quale si è preso una cotta appena ha visto lo svolazzo di un nastro rosso tra i suoi capelli. La loro è una storia d'amore \"misto\" in un mondo sottosopra: le due famiglie non saranno mai più le stesse. Incontriamo allora i Patel-Jones: Babo, Sian, Mayuri e Bean, nella loro piccola casa dal cancello dipinto di arancione e nero, accanto alla sede dell'Associazione Donne del Punjab. Intanto, mentre il ventesimo secolo scorre sullo sfondo - da qualche parte là fuori Jim Morrison muore in una vasca da bagno, Carlo e Diana si sposano, Indira Gandhi è assassinata dalle sue stesse guardie del corpo, la tv via cavo arriva in India -, i quattro Patel-Jones navigano nei territori inesplorati della famiglia \"ibrida\": la baraonda dei parenti di Babo, il lontano crepitio della linea telefonica di quelli di Sian, la saggezza eterna e il cuore generoso della bisnonna Ba, i pericoli dei primi amori, la perdita dell'innocenza e la vecchiaia, e l'ultima grande domanda: cosa fare degli spazi che le persone amate lasciano dietro di loro.

Pantaloncini casual di HUGO Menswear, dal taglio regolare in cotone interlock.Questi pantaloncini sportivi sono stampati con un logo verticale in stile cropped sulla gamba sinistra per un tocco inconfondibile.Abbinali alla felpa o alla polo coordinata per un'atletica di tendenza.Caratteristiche:Vestibilità regolare.Coulisse.Specifiche:Informazioni sul materiale:100% cotone, cintura:97% cotone, 3% elastan Cura:Lavaggio delicato fine a 30°C.Non usare la candeggina.Non asciugare in asciugatrice.Stirare a fuoco basso.Non lavare a secco con prodotti chimici.

-Recounts the extraordinary life and achievements of the architect BV Doshi from lifelong notes and diaries kept by him -Features several of his own drawings Dr Balkrishna Doshi is foremost among the modern Indian architects. An urban planner and educator for the past seventy years, Dr Doshi is a Fellow of the Royal Institute of British Architects and a Fellow of the Indian Institute of Architects. After initial studies at the JJ School of Architecture, Bombay, Doshi worked for four years with Le Corbusier in Paris as Senior Designer (1951-54) and four years in India to supervise his projects in Ahmedabad. Doshi's office Vastu-Shilpa (Environmental Design) was established in 1955. Doshi has to his credit outstanding projects ranging from dozens of townships and several educational campuses, including those for CEPT University, Ahmedabad, NIFT, New Delhi, and IIM Bangalore. Apart from his international fame as an architect, Doshi is equally known as an educator and institution builder. He has been the first Founder-Director of School of Architecture (1962-72) and School of Planning (1972-79), Ahmedabad, which are regarded as the pioneer and fountainhead of modern architectural and planning education in India. His distinguished professional career is more than matched by his academic achievements, and Doshi has held important chairs at American universities. In recognition of his distinguished contribution as a professional and as an academician, Dr Doshi has received several international and national awards and honors and himself has been on the jury for several international and national competitions. This autobiography captures Doshi's career from his childhood to his studies in Bombay and London, his work at Atelier Le Corbusier in Paris and collaboration with Louis I Kahn for IIM Ahmedabad. It recounts his meetings with the most remarkable people in his own and allied fields, and his equally remarkable patrons, who include the likes of Dr Vikram Sarabhai, Sheth Kasturbhai Lalbhai, and the story of his own family. Doshi's life - from the time he was born into a modest family in the by-lanes of Pune, and his struggles and tenacity to excel in his chosen fields - is a fascinating and inspiring story. Put together, for the first time, from the lifelong diaries and notes maintained by him, Paths Uncharted is a personal recounting of this remarkable journey unfolding over more than eighty years and across all the continents. In 2018, Doshi was selected as the Pritzker Architecture Prize Laureate, internationally known as architecture's highest honor. The Jury Citation states, in part, that Doshi 'constantly demonstrates that all good architecture and urban planning must not only unite purpose and structure but must go beyond the functional to connect with the human spirit through poetic and philosophical underpinnings.' With the continued interest worldwide in his work, this volume brings to the reader invaluable insights into the course of Doshi's...

Divano 2 posti Hay design in. Dim: L 214 x Profondità. 109 cm x H 72 cm - Seduta: H 41 x Profondità. 77 centimetri. Progettato dallo studio Doshi Levien, il divano Quilton si caratterizza per il suo bellissimo effetto trapuntato, le sue dimensioni generose e le sue forme scolpite. I designer offrono un'interpretazione moderna del rivestimento Chesterfield, con l'imbottitura rialzata, conferendo al divano Quilton uno stile grafico e un carattere forte e contemporaneo. L'imbottitura è stata allargata e allungata, dando origine ad una dinamica successione di motivi geometrici che strutturano il divano. Le impunture di Quilton formano leggeri rilievi che scolpiscono i volumi, tracciando linee forti e ritmate. L'imbottitura trapuntata racchiude la morbidezza e il volume delle sedute in schiuma e ovatta, garantendo un elevato livello di comfort. La morbida imbottitura è composta da due strati di diversa densità: una base in schiuma ad alta resilienza che non cede e un'ovatta aggiuntiva per un maggiore comfort. L'imbottitura si adatta perfettamente alla forma del corpo. La sospensione a molla Nosag ha un'ottima elasticità e una lunga durata. Le molle Nosag conferiscono inoltre un tono migliore alla seduta del divano. I designer sono stati in grado, attraverso il loro lavoro sulla trapuntatura e sul colore, di portare un valore aggiunto creativo che inserisce il divano Quilton direttamente nella modernità. Quilton combina l'intrinseca comprensione visiva di Nipa Doshi e la precisione industriale di Jonathan Levien. Questo divano è rivestito in tessuto Linara by Romo: un misto cotone e lino, dal tocco molto morbido, e una finitura effetto pelle di pesca.

-Recounts the extraordinary life and achievements of the architect BV Doshi from lifelong notes and diaries kept by him -Features several of his own drawings Dr Balkrishna Doshi is foremost among the modern Indian architects. An urban planner and educator for the past seventy years, Dr Doshi is a Fellow of the Royal Institute of British Architects and a Fellow of the Indian Institute of Architects. After initial studies at the JJ School of Architecture, Bombay, Doshi worked for four years with Le Corbusier in Paris as Senior Designer (1951-54) and four years in India to supervise his projects in Ahmedabad. Doshi's office Vastu-Shilpa (Environmental Design) was established in 1955. Doshi has to his credit outstanding projects ranging from dozens of townships and several educational campuses, including those for CEPT University, Ahmedabad, NIFT, New Delhi, and IIM Bangalore. Apart from his international fame as an architect, Doshi is equally known as an educator and institution builder. He has been the first Founder-Director of School of Architecture (1962-72) and School of Planning (1972-79), Ahmedabad, which are regarded as the pioneer and fountainhead of modern architectural and planning education in India. His distinguished professional career is more than matched by his academic achievements, and Doshi has held important chairs at American universities. In recognition of his distinguished contribution as a professional and as an academician, Dr Doshi has received several international and national awards and honors and himself has been on the jury for several international and national competitions. This autobiography captures Doshi's career from his childhood to his studies in Bombay and London, his work at Atelier Le Corbusier in Paris and collaboration with Louis I Kahn for IIM Ahmedabad. It recounts his meetings with the most remarkable people in his own and allied fields, and his equally remarkable patrons, who include the likes of Dr Vikram Sarabhai, Sheth Kasturbhai Lalbhai, and the story of his own family. Doshi's life - from the time he was born into a modest family in the by-lanes of Pune, and his struggles and tenacity to excel in his chosen fields - is a fascinating and inspiring story. Put together, for the first time, from the lifelong diaries and notes maintained by him, Paths Uncharted is a personal recounting of this remarkable journey unfolding over more than eighty years and across all the continents. In 2018, Doshi was selected as the Pritzker Architecture Prize Laureate, internationally known as architecture's highest honor. The Jury Citation states, in part, that Doshi 'constantly demonstrates that all good architecture and urban planning must not only unite purpose and structure but must go beyond the functional to connect with the human spirit through poetic and philosophical underpinnings.' With the continued interest worldwide in his work, this volume brings to the reader invaluable insights into the course of Doshi's...