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L’Amarone della Valpolicella 'Marne 180' di Fratelli Tedeschi è un vino rosso di grande tradizione e passione: quella della famiglia titolare della cantina, impegnata da quattro secoli nella ricerca della qualità e della perfezione. Un vino che rispecchia stile, struttura ed equilibrio. Le uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Rossignola hanno un’età media di 20 anni e sono radicate sulle colline della Valpolicella, su un terreno caratterizzato da argilla rossa e calcaree, con presenza di scheletro. Prima della vinificazione, dopo una vendemmia con rigorosa selezione dei grappoli a perfetta maturazione, avviene il processo tradizionale dell’appassimento delle uve, con una durata di circa 4 mesi. Periodo di silenzio in cui gli acini diventano sempre più concentrati, con la progressiva riduzione del contenuto di acqua e convogliando ulteriormente gli zuccheri. Anche l’etichetta del vino utilizza come simbolo l’acino d’uva durante il processo di appassimento, a simboleggiarne l’importanza quasi rituale. La fermentazione avviene in vasche ti acciaio a temperatura controllata e si protrae, a contatto delle bucce, per 40/60 giorni. Il periodo di affinamento del vino prevede una sosta di 36 mesi in botti di rovere di Slavonia. L’Amarone Marne 180 dei Fratelli Tedeschi è connotato da un colore rosso rubino intenso. Al naso esprime la freschezze delle uve che lo compongono, con rimandi a frutti di bosco, ciliegie in confettura, leggere note alla vaniglia, al cioccolato e nuance alla menta. Al palato il sorso è avvolgente. Un vino morbido, caldo e dal piacevole tannino. Un vino speciale fortemente legato al suo territorio. Un Magnum perfetto per un grande pranzo!

Dalla vinificazione di uve pregiate di vitigno Cortese puro al 100%. La provenienza è quella classica dell’area del Piemonte, nel comune di Gavi. La vendemmia prevede la raccolta manuale, preceduta dal diradamento estivo dei grappoli in eccesso. Segue la vinificazione con parziale macer

Bel rosa carico. Offre inebrianti sentori di piccoli frutti rossi e frutti di bosco, con lampone, melograno e fragola in evidenza, a cui seguono note agrumate e di brioches. Fresco e sapido, con un sorso piuttosto vivace e affilato, di grande bevibilità.

Do you love pets? Do you enjoy taking care of animals? Read this book to learn about working as a vet.

Lo Champagne Gatinois Rosè Brut proviene dall'omonima Maison che dal 1696 porta avanti un'importante tradizione nel mondo del vino. Questo Champagne è il risultato di una cuvée di Pinot Noir e Chardonnay le cui uve provenienti da vigneti classificati come Grand Cru nella Valle della Marne vengono raccolte a mano e vinificate con cura per preservarne la freschezza e la purezza. Bottiglia 75 cl

L’Amarone della Valpolicella 'Marne 180' di Tedeschi è un vino rosso di grande tradizione e passione: quella della famiglia titolare della cantina, impegnata da quattro secoli nella ricerca della qualità e della perfezione. Un vino che rispecchia stile, struttura ed equilibrio. Le uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Rossignola hanno un’età media di 20 anni e sono radicate sulle colline della Valpolicella, su un terreno caratterizzato da argilla rossa e calcaree, con presenza di scheletro. Prima della vinificazione, dopo una vendemmia con rigorosa selezione dei grappoli a perfetta maturazione, avviene il processo tradizionale dell’appassimento delle uve, con una durata di circa 4 mesi. Periodo di silenzio in cui gli acini diventano sempre più concentrati, con la progressiva riduzione del contenuto di acqua e convogliando ulteriormente gli zuccheri. Anche l’etichetta del vino utilizza come simbolo l’acino d’uva durante il processo di appassimento, a simboleggiarne l’importanza quasi rituale. La fermentazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata e si protrae, a contatto delle bucce, per 40/60 giorni. Il periodo di affinamento del vino prevede una sosta di 36 mesi in botti di rovere di Slavonia. L’Amarone Marne 180 è connotato da un colore rosso rubino intenso. Al naso esprime la freschezze delle uve che lo compongono, con rimandi a frutti di bosco, ciliegie in confettura, leggere note alla vaniglia, al cioccolato e nuance alla menta. Al palato il sorso è avvolgente, morbido, caldo e dal piacevole tannino. Un vino speciale fortemente legato al suo territorio.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2023; Alcol: 12.5%; Giudizio di Tannico: 83pt;

Do you love pets? Do you enjoy taking care of animals? Read this book to learn about working as a vet.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 12.5%; Giudizio di Tannico: 83pt;

Champagne Goustan Brut Nature - Val Frison de Marne Blanc de Noirs. Pinot Nero 100%25. E' uno champagne di notevole spessore. Al naso note di frutta matura, spezie, canditi e lieviti. Perlage fine e persistente. Una gradevole freschezza e una intensa persistenza.

Giallo paglierino. Ricco, con un ventaglio olfattivo variegato, dove note floreali e fruttate si alternano a richiami di lieviti ed echi di pasticceria. Fine, equilibrato, con un corpo medio e una freschezza che alimenta una beva scorrevole.

'I was twenty-six years old and an associate beauty editor at Lucky, one of the top fashion magazines in America. That’s all that most people knew about me. But beneath the surface, I was full of secrets: I was a drug addict, for one. A pillhead. I was also an alcoholic-in-training who guzzled warm Veuve Clicquot after work alone in my boss’s office with the door closed; a conniving and manipulative uptown doctor-shopper; a salami-and-provolone-puking bulimic who spent a hundred dollars a day on binge foods when things got bad (and they got bad often); a weepy, wobbly, wildly hallucination-prone insomniac; a tweaky self-mutilator; a slutty and self-loathing downtown party girl; and – perhaps most of all – a lonely weirdo. But, you know, I had access to some really fantastic self-tanner.'\n\nBy the age of 15, Cat Marnell longed to work in the glamorous world of women's magazines - but was also addicted to the ADHD meds prescribed by her father. Within 10 years she was living it up in New York as a beauty editor at Condé Nast, with a talent for 'doctor-shopping' that secured her a never-ending supply of prescribed amphetamines. Her life had become a twisted merry-go-round of parties and pills at night, while she struggled to hold down her high-profile job during the day. \n\nWitty, magnetic and penetrating - prompting comparisons to Bret Easton Ellis and Charles Bukowski - Cat Marnell reveals essential truths about her generation, brilliantly uncovering the many aspects of being an addict with pin-sharp humour and beguiling style.\n\n\n'New York's enfant terrible...Her talent has resided in her uncanny ability to write about addiction from the untidy, unsafe, unhappy epicentre of the disease, rather than from some writerly remove.' Telegraph\n\n'I LOVE this book' Catriona Innes, Cosmopolitan Magazine UK\n\n'An unputdownable, brilliantly written rollercoaster' Shappi Khorsandi\n\n'Brilliantly written and harrowing and funny and honest' Louise France, The Times Magazine \n\n'Easily one of the most anticipated memoirs of the year...[Marnell's] got an inimitable style (and oh my god, so many have tried) and a level of talent so high, it's impossible not to be rooting for her.' NYLON

Giallo paglierino. Al naso aromi floreali, accompagnati da sentori fruttati e note di crosta di pane. Al palato il vino risulta fresco, lungo, persistente.

'I was twenty-six years old and an associate beauty editor at Lucky, one of the top fashion magazines in America. That’s all that most people knew about me. But beneath the surface, I was full of secrets: I was a drug addict, for one. A pillhead. I was also an alcoholic-in-training who guzzled warm Veuve Clicquot after work alone in my boss’s office with the door closed; a conniving and manipulative uptown doctor-shopper; a salami-and-provolone-puking bulimic who spent a hundred dollars a day on binge foods when things got bad (and they got bad often); a weepy, wobbly, wildly hallucination-prone insomniac; a tweaky self-mutilator; a slutty and self-loathing downtown party girl; and – perhaps most of all – a lonely weirdo. But, you know, I had access to some really fantastic self-tanner.'\n\nBy the age of 15, Cat Marnell longed to work in the glamorous world of women's magazines - but was also addicted to the ADHD meds prescribed by her father. Within 10 years she was living it up in New York as a beauty editor at Condé Nast, with a talent for 'doctor-shopping' that secured her a never-ending supply of prescribed amphetamines. Her life had become a twisted merry-go-round of parties and pills at night, while she struggled to hold down her high-profile job during the day. \n\nWitty, magnetic and penetrating - prompting comparisons to Bret Easton Ellis and Charles Bukowski - Cat Marnell reveals essential truths about her generation, brilliantly uncovering the many aspects of being an addict with pin-sharp humour and beguiling style.\n\n\n'New York's enfant terrible...Her talent has resided in her uncanny ability to write about addiction from the untidy, unsafe, unhappy epicentre of the disease, rather than from some writerly remove.' Telegraph\n\n'I LOVE this book' Catriona Innes, Cosmopolitan Magazine UK\n\n'An unputdownable, brilliantly written rollercoaster' Shappi Khorsandi\n\n'Brilliantly written and harrowing and funny and honest' Louise France, The Times Magazine \n\n'Easily one of the most anticipated memoirs of the year...[Marnell's] got an inimitable style (and oh my god, so many have tried) and a level of talent so high, it's impossible not to be rooting for her.' NYLON