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Vietnam, 1969. Il tenente Mellas ottiene il suo primo incarico di responsabilità presso la Compagnia Bravo, 24° Reggimento, Quinta Divisione dei Marines. È ambizioso, giovane come e più dei soldati che ha l’incarico di comandare, lì al confine con il Laos. I nemici da sconfiggere non sono soltanto i «musi gialli» del NVA che popolano tutti i sogni di gloria dell’esercito. C’è la pioggia incessante, che penetra fino all’ultimo strato di mimetiche impossibili da asciugare. C’è la giungla, un inferno verde indifferente alla battaglia che si combatte palmo a palmo tra le sue fronde. C’è la nebbia, che impedisce l’atterraggio degli elicotteri con i rifornimenti. Ci sono la fame, la sete, il sonno, la fatica. Ci sono tigri che reclamano il proprio pasto, e sanguisughe a risalire corpi già martoriati dall’ulcera tropicale, dalle vesciche, dal piede di trincea. Ci sono i cadaveri, da trasportare a spalla mentre si decompongono. E i lamenti di feriti, compagni cui si promette un «medevac», un’evacuazione d’emergenza, anche sapendo che non ci sarà. C’è la pietà per gli amici perduti e il senso di colpa di chi resta, grato a un Dio cieco per essere stato risparmiato fino alla prossima missione. Intorno, mortai razzi mitragliatrici fucili proiettili esplosivi mine, trincee da scavare, bunker da costruire, zone di atterraggio da preparare, pattuglie, imboscate da tendere e scongiurare, marce interminabili che seguono gli ordini e i contrordini dei comandanti, riuniti a bere whisky intorno alle «tavole tonde e quadrate» dei quartier generali, là dove costruiscono le loro carriere. E infine, le granate che fanno più male, quelle esplose sotto una branda, innescate dall’odio di chi non dimentica che, pur al fronte, pur rischiando la vita e tenendo alto l’onore, non smette mai di essere «un nero». Così Waino Mellas va incontro al suo destino nelle terre estreme della sopravvivenza: un ragazzo che capisce troppo presto cosa significa essere un uomo.

Vietnam, 1969. Il tenente Mellas ottiene il suo primo incarico di responsabilità presso la Compagnia Bravo, 24° Reggimento, Quinta Divisione dei Marines. È ambizioso, giovane come e più dei soldati che ha l’incarico di comandare, lì al confine con il Laos. I nemici da sconfiggere non sono soltanto i «musi gialli» del NVA che popolano tutti i sogni di gloria dell’esercito. C’è la pioggia incessante, che penetra fino all’ultimo strato di mimetiche impossibili da asciugare. C’è la giungla, un inferno verde indifferente alla battaglia che si combatte palmo a palmo tra le sue fronde. C’è la nebbia, che impedisce l’atterraggio degli elicotteri con i rifornimenti. Ci sono la fame, la sete, il sonno, la fatica. Ci sono tigri che reclamano il proprio pasto, e sanguisughe a risalire corpi già martoriati dall’ulcera tropicale, dalle vesciche, dal piede di trincea. Ci sono i cadaveri, da trasportare a spalla mentre si decompongono. E i lamenti di feriti, compagni cui si promette un «medevac», un’evacuazione d’emergenza, anche sapendo che non ci sarà. C’è la pietà per gli amici perduti e il senso di colpa di chi resta, grato a un Dio cieco per essere stato risparmiato fino alla prossima missione. Intorno, mortai razzi mitragliatrici fucili proiettili esplosivi mine, trincee da scavare, bunker da costruire, zone di atterraggio da preparare, pattuglie, imboscate da tendere e scongiurare, marce interminabili che seguono gli ordini e i contrordini dei comandanti, riuniti a bere whisky intorno alle «tavole tonde e quadrate» dei quartier generali, là dove costruiscono le loro carriere. E infine, le granate che fanno più male, quelle esplose sotto una branda, innescate dall’odio di chi non dimentica che, pur al fronte, pur rischiando la vita e tenendo alto l’onore, non smette mai di essere «un nero». Così Waino Mellas va incontro al suo destino nelle terre estreme della sopravvivenza: un ragazzo che capisce troppo presto cosa significa essere un uomo.

A sudden family death and an old nemesis bring retired agent Mac Dekker in from the cold in this alpine thriller from New York Times bestselling author Christopher Reich.\n\nRobbie Steinhardt lives a peaceful life. A fixture of his small alpine village, he tends cattle, minds his own business, and doesn’t dwell on his former life and the family and lover he left behind—back when he was Mac Dekker, CIA.\n\nBut when he learns his son Will died following in his footsteps, he needs answers. What mission took Will up into the alpine heights, and why is Ilya Ivashka on the same trail? Ilya—his close friend, his rival in love. Ilya, who framed Mac for treason and sent him into hiding.\n\nWiping away the years, Mac returns to the field to find the secrets Will hid and finds himself facing the Herculean task of stopping a terrorist plot that threatens thousands. But in a field of double agents, who can he trust?

A sudden family death and an old nemesis bring retired agent Mac Dekker in from the cold in this alpine thriller from New York Times bestselling author Christopher Reich.\n\nRobbie Steinhardt lives a peaceful life. A fixture of his small alpine village, he tends cattle, minds his own business, and doesn’t dwell on his former life and the family and lover he left behind—back when he was Mac Dekker, CIA.\n\nBut when he learns his son Will died following in his footsteps, he needs answers. What mission took Will up into the alpine heights, and why is Ilya Ivashka on the same trail? Ilya—his close friend, his rival in love. Ilya, who framed Mac for treason and sent him into hiding.\n\nWiping away the years, Mac returns to the field to find the secrets Will hid and finds himself facing the Herculean task of stopping a terrorist plot that threatens thousands. But in a field of double agents, who can he trust?

Aztech Mountain Matterhorn Half Zip Sweater felpa in pile da uomo caldo e confortevole, dal look raffinato e tecnicamente avanzato, in lana Merino per le giornate più fredde sia sulla neve che outdoor. calda lana Merino termoregolante e confortevole collo alto protettivo zip frontale a mezza lunghezza tasca frontale con zip capiente

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Neutri o personalizzati Softshell Uomo Roy Antivento, impermeabile e traspirante, 2 tasche laterali con zip. Tasca pettorale con zip. Orlo con coulisse. Composizione: 100% poliestere.

Neutri o personalizzati Softshell Donna Roy Antivento, impermeabile e traspirante, 2 tasche laterali con zip. Tasca pettorale con zip. Orlo con coulisse. Composizione: 100% poliestere.

'MY FAVOURITE BOOK OF ALL TIME' JEREMY CLARKSON\n\nFire Support Base Matterhorn: a fortress carved out of the grey-green mountain jungle. Cold monsoon clouds wreath its mile-high summit, concealing a battery of 105-mm howitzers surrounded by deep bunkers, carefully constructed fields of fire and the 180 marines of Bravo Company. Just three kilometres from Laos and two from North Vietnam, there is no more isolated outpost of America's increasingly desperate war in Vietnam.\n\nSecond Lieutenant Waino Mellas, 21 years old and just a few days into his 13-month tour, has barely arrived at Matterhorn before Bravo Company is ordered to abandon their mountain and sent deep in-country in pursuit of a North Vietnamese Army unit of unknown size. \n\nBeyond the relative safety of the perimeter wire, Mellas will face disease, starvation, leeches, tigers and an almost invisible enemy. Beneath the endless jungle canopy, Bravo Company will confront competing ambitions, duplicitous officers and simmering racial tensions. Behind them, always, Matterhorn. The impregnable mountain fortress they built and then abandoned, without a shot, to the North Vietnamese Army...\n\n'One of the most profound and devastating novels ever to come out of Vietnam - or any war' Sebastian Junger, New York Times

La Montagna per antonomasia ma non solo. Sentieri e atmosfere contrastanti e avvincenti si alternano ai piedi della Gran Becca, tra laghi, pareti rocciose, boschi silenziosi e panoramici prati. La carta include inoltre anche l?area di Zermatt e la testata della Valpelline. Scala 1:25.000. Carta stampata su Polyart , impermeabile, anti strappo e riciclabile.

Commemorating the 150th anniversary of the first climb of the Matterhorn by Edward Whymper and his party in July1865, this large format pictorial book features over 100 pages of photographs of the world's most recognisable mountain, together with tantalising extracts from Whymper's own book The Ascent of the Matterhorn, and the details of Graeme Wallace's attempt to traverse the summit up via the Lion Ridge in Italy and down the Hornli Ridge in Switzerland, 150 years later in 2015. Back in 1865, a series of remarkable coincidences brought together several ambitious British mountaineers in a race to first ascend the 4478 metre Matterhorn. Referred to as The Devil's Mountain and believed to be the place where only spirits dwelt, the Matterhorn was considered un-scalable. While the hurriedly formed British team tackled the unknown north-east ridge, a well-funded Italian team, with a two day head start, approached up via the south-west ridge. The race to finally conquer the mighty Matterhorn was truly on.\nSuccess was followed by disaster and despite becoming the most successful mountaineer of his day, stories of triumph, transgression and tragedy would follow Whymper for the rest of his 46 years of life.