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Dieses Gel aus dem Olivenblatt ist weltweit einzigartig. Heilende Wirkstoffe aus den Oliven-Polyphenolen Hydroxytyrosol und Oleuropein agieren als wahre Schutzschilder gegen schädliche äußere Einflüsse. Egal ob Hautunreinheiten, Rötungen, Narben, Neurodermitis, Sonnenbrand oder kleine Schürfwunden - das Gel aus dem Olivenblatt ist beinahe ein wahrer Wunderheiler und von Kopf bis zu den Füßen anwendbar.

'I wanted to put you bang in the picture. Apprise you of the difficulties. Because, in case you hadn't noticed, he's a human boobytrap. And now, guess what, surprise surprise, boom!'\n\n\n\nA world-famous children's author under threat. A battle of wills in the wake of scandal. And a chance to make amends…\n\n\n\nIt's the summer of 1983, The Witches is about to hit the shelves and Roald Dahl is making last-minute edits. But the outcry at his recent, explicitly antisemitic article won't die down. Across a single afternoon at his family home, and rocked by an unexpectedly explosive confrontation, Dahl is forced to choose: make a public apology or risk his name and reputation.\n\n\n\nInspired by real events, Mark Rosenblatt's debut play Giant offers a nuanced portrait of a fiendishly charismatic icon – and explores with dark humour the difference between considered opinion and dangerous rhetoric.\n\n\n\nGiant was first performed at the Royal Court Theatre, London, in 2024, directed by Nicholas Hytner and starring John Lithgow as Dahl, alongside Elliot Levey, Rachael Stirling, Tessa Bonham Jones, Romola Garai and Richard Hope, transferring to the West End in 2025.

I wanted to put you bang in the picture. Apprise you of the difficulties. Because, in case you hadnt noticed, he's a human boobytrap. And now, guess what, surprise surprise, boom!'\n\n\n\nA world-famous children's author under threat. A battle of wills in the wake of scandal. And a chance to make amends…\n\n\n\nIt's the summer of 1983, The Witches is about to hit the shelves and Roald Dahl is making last-minute edits. But the outcry at his recent, explicitly antisemitic article won't die down. Across a single afternoon at his family home, and rocked by an unexpectedly explosive confrontation, Dahl is forced to choose: make a public apology or risk his name and reputation.\n\n\n\nInspired by real events, Mark Rosenblatt's debut play Giant offers a nuanced portrait of a fiendishly charismatic icon – and explores with dark humour the difference between considered opinion and dangerous rhetoric.\n\n\n\nGiant was first performed at the Royal Court Theatre, London, in 2024, directed by Nicholas Hytner and starring John Lithgow as Dahl, alongside Elliot Levey, Rachael Stirling, Tessa Bonham Jones, Romola Garai and Richard Hope, transferring to the West End in 2025.

New York Times Bestseller. Con una prosa misurata, chirurgica, capace di commuovere senza alcuna enfasi o retorica, Rosenblatt conduce il lettore in un percorso a ostacoli, doloroso ma emozionante, trasformando l'esperienza personale in vicenda universale e consegnandoci un libro toccante su tutto ciò per cui vale la pena di vivere.\r\n«Un memoir splendido e sofferto, che parla di nonni che si reinventano genitori, di morti che sono innaturali, di un tempo che scorre all'indietro. Scritto con una tale compostezza da essere tanto straziante quanto istruttivo.» - E.L. Doctorow\r\n«Rosenblatt ci insegna la pazienza, l'amore, la passione per il quotidiano e la capacità di comprendere come, anche di fronte a una perdita lacerante, non tutto è perduto. Una lezione impartita con fierezza e, allo stesso tempo, con immensa umiltà.» - Richard Ford\r\n«Una scrittura senza compromessi, ma così delicata che si finisce per sentirsi parte di questa famiglia.» - Ann Beattie\r\n\r\n\r\nÈ un giorno d'inizio dicembre quando Roger Rosenblatt, scrittore con un passato di giornalista di successo, riceve la sconcertante notizia della morte della figlia Amy, colpita da un infarto ad appena trentotto anni. Scossi dal dramma ma decisi a intervenire, Rosenblatt e la moglie lasciano la loro casa di Long Island e si trasferiscono dal genero, nel Maryland, per aiutarlo a occuparsi dei tre bambini, Jessica e Sammy, di sei e quattro anni, e il piccolo James, di quattordici mesi. La convivenza quotidiana dei nonni con i nipoti, nata da una tragica fatalità, diventa un modo per imparare ad affrontare la perdita, partendo da gesti solo in apparenza ordinari, come accompagnarli a scuola, leggere insieme prima di addormentarsi, insegnare loro a riflettere sul significato delle parole, o semplicemente preparare la colazione al mattino. Questo memoir racconta il difficile ritorno alla vita di una famiglia attraversata da un lutto devastante e incomprensibile.

New York Times Bestseller. Con una prosa misurata, chirurgica, capace di commuovere senza alcuna enfasi o retorica, Rosenblatt conduce il lettore in un percorso a ostacoli, doloroso ma emozionante, trasformando l'esperienza personale in vicenda universale e consegnandoci un libro toccante su tutto ciò per cui vale la pena di vivere.\r\n«Un memoir splendido e sofferto, che parla di nonni che si reinventano genitori, di morti che sono innaturali, di un tempo che scorre all'indietro. Scritto con una tale compostezza da essere tanto straziante quanto istruttivo.» - E.L. Doctorow\r\n«Rosenblatt ci insegna la pazienza, l'amore, la passione per il quotidiano e la capacità di comprendere come, anche di fronte a una perdita lacerante, non tutto è perduto. Una lezione impartita con fierezza e, allo stesso tempo, con immensa umiltà.» - Richard Ford\r\n«Una scrittura senza compromessi, ma così delicata che si finisce per sentirsi parte di questa famiglia.» - Ann Beattie\r\n\r\n\r\nÈ un giorno d'inizio dicembre quando Roger Rosenblatt, scrittore con un passato di giornalista di successo, riceve la sconcertante notizia della morte della figlia Amy, colpita da un infarto ad appena trentotto anni. Scossi dal dramma ma decisi a intervenire, Rosenblatt e la moglie lasciano la loro casa di Long Island e si trasferiscono dal genero, nel Maryland, per aiutarlo a occuparsi dei tre bambini, Jessica e Sammy, di sei e quattro anni, e il piccolo James, di quattordici mesi. La convivenza quotidiana dei nonni con i nipoti, nata da una tragica fatalità, diventa un modo per imparare ad affrontare la perdita, partendo da gesti solo in apparenza ordinari, come accompagnarli a scuola, leggere insieme prima di addormentarsi, insegnare loro a riflettere sul significato delle parole, o semplicemente preparare la colazione al mattino. Questo memoir racconta il difficile ritorno alla vita di una famiglia attraversata da un lutto devastante e incomprensibile.

Ks tools rund-feilenblatt, form f, 250mm, hieb1 (161.0226).