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Il ‘Dreigenerationenwein’ del Weingut Werlitsch è un vino bianco austriaco dal forte carattere minerale e speziato, nato sulle colline della Styria da una filosofia produttiva fondata sull’agricoltura biodinamica. Questa bottiglia ha origine da un ricco blend di uve bianche, in particolare di Muskateller, Welschriesling, Sauvignon Blanc, Morillon e Traminer. L’appellativo “Dreigenerationenwein” significa letteralmente “vino di tre generazioni”, scelto in quanto questa etichetta ha origine dal blend tradizionale adottato dalla famiglia Tscheppe da tre generazioni. Weingut Werlitsch ‘Dreigenerationenwein’ deriva da un composito assemblaggio di uve di Muskateller, Welschriesling, Sauvignon Blanc, Morillon e Traminer, varietà allevate su terreni ad alto contenuto calcareo seguendo i dettami dell’agricoltura biologica certificata e della biodinamica. Dopo la raccolta manuale i grappoli vengono sottoposti a diversi giorni di macerazione sulle bucce, con la fermentazione alcolica che si realizza in maniera del tutto spontanea all’interno di grandi tini aperti di legno. I diversi vitigni sono vinificati tutti assieme e il successivo invecchiamento di 16 mesi ha luogo in botti grandi di legno sulle fecce fini. Segue l’imbottigliamento finale senza previa filtrazione o chiarifica. Il colore del ‘Dreigenerationenwein’ della realtà biodinamica Weingut Werlitsch è giallo paglierino intenso dai riflessi ambrati. Il profilo aromatico si compone di coinvolgenti sentori di frutta tropicale, mela matura, scorza di agrumi e fiori bianchi come il gelsomino, arricchiti da caratteristiche note di fieno fresco, pietra focaia, castagna e noce moscata. Pulita ed elegante la progressione al palato, con la vibrante componente fresco-sapida che lascia spazio a un persistente finale minerale e soavemente aromatico.

The Silence of the Lambs meets Interstellar. The terrifying, thrilling and ingenious science-fiction thriller from Tom Sweterlitsch. Film rights bought by Twentieth Century Fox with Neil Blomkamp (District 9, Elysium) to direct.\n\n'Thrilling . . . [a] dark, page-turning thriller' The Guardian\n\nA murdered family. A missing girl. Time is running out...\n\n1997. Shannon Moss of the Naval Criminal Investigative Service is assigned to solve the murder of a Navy SEAL's family - and to locate the soldier's missing teenage daughter. When Moss discovers that the SEAL was an astronaut aboard the spaceship U.S.S. Libra - a ship assumed lost to the darkest currents of Deep Time - she comes to believe that the SEAL's experience with the future is somehow related to this violence. \n\nDetermined to find the missing girl and driven by a troubling connection to her own past, Moss must travel forward in time to seek evidence that will uncover the truth. To her horror, the future reveals that it's not only the fate of a family that hinges on her work; for what she witnesses is the Terminus: the terrifying and cataclysmic end of humanity itself.\n\n'Edge-of-your-seat crime fiction that bends both time and mind. Think True Detective meets 12 Monkeys. Throw in the end of the world and you can begin to imagine where this gut-twisting tale will take you. This is cross-genre fiction at its best' Sylvain Neuvel, author of Sleeping Giants

La realtà vitivinicola biodinamica Weingut Werlitsch presenta il vino bianco ‘Ex Vero III’, un blend di Sauvignon Blanc e Morillon che colpisce per la sua formidabile ampiezza espressiva. L’etichetta ‘Ex Vero III’ viene prodotta a partire da uve raccolte nella porzione più ripida del vigneto, caratterizzata da pendenze estreme che rendono impossibile qualsiasi lavorazione meccanica, obbligando i coniugi Ewald e Brigitte Tscheppe a effettuare ogni operazione colturale a mano. Questa porzione di vigna, posta nella parte più alta della collina, si contraddistingue inoltre per i terreni rocciosi molto poveri. ‘Ex Vero III’ Weingut Werlitsch deriva da un assemblaggio equivalente di Sauvignon Blanc e Morillon, varietà coltivate osservando i principi dell’agricoltura biologica e di quella biodinamica, entrambe certificate. I terreni su cui crescono le viti, situate nella porzione più alta e ripida del vigneto, sono caratterizzate dal cosiddetto “Opok”, tipologia di suolo costituito da una marna calcarea alternata a sedimenti sabbiosi e depositi marini. Dopo la vendemmia manuale si procede con la diraspatura dei grappoli e una macerazione pellicolare di qualche giorno. La fermentazione alcolica si realizza in maniera spontanea all’interno di tini di legno aperti ed è seguita dalla fermentazione malolattica completa e dalla maturazione di 24 mesi in botti grandi di legno sulle fecce fini. Il vino viene infine imbottigliato senza subire alcuna operazione di chiarifica e filtrazione e senza aggiunte di solfiti. Il vino bianco macerato ‘Ex Vero III’ del Weingut Werlitsch mostra una tonalità giallo paglierino dagli intensi riflessi dorati. L’olfatto è un tripudio di profumi complessi che spaziano dalla mela all’ananas, dall’arancia alla noce, dal lievito al sale, il tutto sorretto da un energico accento minerale. Questa forte mineralità si ritrova al palato, accompagnata da freschezza croccante e buona struttura, elementi che definiscono una progressione elegante e persistente.

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Il Sauvignon-Morillon ‘Glück’ di Weingut Werlitsch rappresenta un’interpretazione raffinata e minerale delle due principali varietà coltivate nella regione vinicola della Styria: il Sauvignon Blanc e il Morillon, quest’ultimo vitigno geneticamente identico allo Chardonnay. Questa regione collinare, nota anche come Steiermark, si trova nell’estremità sud-orientale dell’Austria, proprio a ridosso del confine con la Slovenia. Rispetto ad altre regioni vinicole austriache, qui il clima è nettamente più mite grazie alle forti influenze mediterranee. Il termine “glück”, che dà il nome a questa bottiglia, significa “felicità” in tedesco e rende l’idea del sentimento che si prova assaggiando questo vino. Il ‘Glück’ Weingut Werlitsch Sauvignon-Morillon viene realizzato a partire da un assemblaggio di uve Morillon (55%) e Sauvignon Blanc (45%) cresciute a regime biologico e biodinamico certificati. Dopo la vendemmia manuale i grappoli vengono diraspati e quindi vinificati attraverso fermentazione alcolica spontanea in tini aperti di legno con 3 settimane di macerazione sulle bucce. Il conseguente periodo di invecchiamento si protrae per 24 mesi e ha luogo in botti di rovere da 3.000 litri. Il vino è infine imbottigliato in una particolare bottiglia di gres senza subire alcun processo di chiarifica e filtrazione e senza aggiunta di solforosa. Nel calice, il ‘Glück’ Sauvignon-Morillon della realtà vitivinicola artigianale Weingut Werlitsch svela una colorazione giallo ambrato. L’articolato e intenso ventaglio olfattivo si apre su sensazioni di pesca bianca, frutto della passione, limone, miele e biancospino, presto raggiunte da caratteristiche sfumature di peperoncino e frutta secca. Il gusto, dinamico e leggermente tannico, si mostra ricco e complesso, con una freschezza vitale a guida dell’elegante epilogo minerale.

Deep learning has revealed ways to create algorithms for applications that we never dreamed were possible. For software developers, the challenge lies in taking cutting-edge technologies from R&D labs through to production. Deep Learning Design Patterns is here to help. In it, you'll find deep learning models presented in a unique new way: as extendable design patterns you can easily plug-and-play into your software projects. Written by Google deep learning expert Andrew Ferlitsch, it's filled with the latest deep learning insights and best practices from his work with Google Cloud AI. Each valuable technique is presented in a way that's easy to understand and filled with accessible diagrams and code samples. about the technologyYou don't need to design your deep learning applications from scratch! By viewing cutting-edge deep learning models as design patterns, developers can speed up their creation of AI models and improve model understandability for both themselves and other users. about the book Deep Learning Design Patterns distills models from the latest research papers into practical design patterns applicable to enterprise AI projects. Using diagrams, code samples, and easy-to-understand language, Google Cloud AI expert Andrew Ferlitsch shares insights from state-of-the-art neural networks. You'll learn how to integrate design patterns into deep learning systems from some amazing examples, including a real-estate program that can evaluate house prices just from uploaded photos and a speaking AI capable of delivering live sports broadcasting. Building on your existing deep learning knowledge, you'll quickly learn to incorporate the very latest models and techniques into your apps as idiomatic, composable, and reusable design patterns. what's inside \n\nInternal functioning of modern convolutional neural networks\nProcedural reuse design pattern for CNN architectures\nModels for mobile and IoT devices\nComposable design pattern for automatic learning methods\nAssembling large-scale model deployments\nComplete code samples and example notebooks\nAccompanying YouTube videos\n\n about the readerFor machine learning engineers familiar with Python and deep learning. about the author Andrew Ferlitsch is an expert on computer vision and deep learning at Google Cloud AI Developer Relations. He was formerly a principal research scientist for 20 years at Sharp Corporation of Japan, where he amassed 115 US patents and worked on emerging technologies in telepresence, augmented reality, digital signage, and autonomous vehicles. In his present role, he reaches out to developer communities, corporations and universities, teaching deep learning and evangelizing Google's AI technologies.

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SOG PowerLitre, Multitool, Versatile tool for live use, Weight: 130 g@+@+*Functions:*@+@+, Pliers head with sprocket transmission contains flat gripping surface at the front as needle-nose pliers, Burner port for gripping hexagon head screws, Pipe and union nuts, Cutting surface with hard and soft wire cutter, Corkscrew, Sheepfoot knife blade with smooth grind (5.7 cm), Scissors, Belt and line cutter, Phillips screwdriver #1, Punch and reamer, Precision mechanic's screwdriver, Small slotted screwdriver, Hex bit holder (1/4"), Ruler in inches and centimetres, Can and bottle opener

«Questo scritto nasce da una curiosità: da tanti anni ero abituato a considerare “funzionarismo” un termine poco usato, ma comunque degno di far parte di un dizionario della lingua italiana [...] Tempo addietro mi accorsi che il termine non risulta né nei dizionari che tengo in casa, né in quelli consultabili sulla rete, ivi compresa la più nota enciclopedia nazionale [...] mi sono chiesto per quale ragione la parola, usata da noti personaggi, era stata “bandita” dai dizionari e dalle enciclopedie.»\r\nDa Salandra a Gramsci, da Sturzo a For­tu­nato, per non parlare dei “costruttori” e pensatori dello Stato borghese, le critiche alla burocrazia e alla sua “ideologia” non hanno carattere meramente economico, ma, in primo luogo, politico e giuridico: l’organizzazione burocratica fa parte dello Stato moderno ma è percepita in contraddizione con i principî dello Stato democratico-liberale. Oggi tale consapevolezza pare dimenticata; e spesso si propongono soluzioni e idee che esaltano – e talvolta santificano – il ruolo della burocrazia. Ma dietro certe potenti “derivazioni” c’è la realtà di un potere burocratico il quale continua a crescere e resistere a cambiamenti radicali.

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Il volume raccoglie oltre trenta saggi, ormai classici sul Kitsch, presentati e commentati da critici, scrittori e filosofi contemporanei; una galleria di testi anticipatori; voci di dizionari enciclopedici, filosofici e artistici dedicate al Kitsch; brani di alcuni libri recenti sul tema appositamente tradotti; un questionario rivolto a filosofi, critici e artisti contemporanei; immagini di cinque artisti; una riflessione sui nani da giardino.\r\n«Un numero della rivista \"Riga\" affronta una questione estetica che da oltre un secolo alimenta il dibattito culturale: non è solo indice del brutto o del cattivo gusto, ma una conseguenza della società dei consumi» - Avvenire«Inafferrabile tiresia dal mutevole sembiante, il camaleontico kitsch viene ora sviscerato nella recente, monumentale edizione della rivista Riga 41- Quodlibet, opera magistralmente pensata, curata e prodotta da Marco Belpoliti e Gianfranco Marrone» - il Foglio«Un'autentica cassa del tesoro di idee, storie, concetti, un'opera monumentale e utilissima che fornisce l'attrezzatura per fare i conti con questa categoria fondamentale dell'estetica, della politica, della vita associata» - Francesco Guglieri, il Domani«L'intento - e l'urgenza - dell'indagine sul kitsch, da parte di Marrone e Belpoliti è sacrosanta: perché è molto evidente (qualunque sia la definizione che scegliate alla fine di sposare, o tutte) che se c'è una categoria che ha vinto la sua battaglia e forse domina incontrastata nello scenario culturale contemporaneo è proprio questa» - Stefano Salis,Il Sole 24 OreKitsch = arte degenerata, massificata, inautentica e ripetitiva; pseudo-arte a buon mercato; simulazione della bellezza, esaltazione del sentimentalismo e del dilettantismo; celebrazione sommaria del piacere estetico a detrimento della fattura materiale dell’oggetto artistico; emergenza della volgarità e del male nelle arti; arte a servizio dei regimi politici totalitari e della loro propaganda; uso indiscriminato degli stilemi canonici e degli stereotipi del passato; contraffazione e simulazione; riduzione dell’opera a souvenir turistico e a gadget; diffusione di un gusto medio e massificato; cattivo gusto o totale mancanza di gusto. L’effetto che si ottiene mettendo in fila questi concetti è duplice. Da una parte sembra che il Kitsch abbia vinto, che la cultura contemporanea e la nostra stessa vita quotidiana ne appaiano permeate sin nei più intimi dettagli. La volgarità, la contraffazione, il sentimentalismo, l’autoritarismo, il dilettantismo vanno per la maggiore. Dall’altra tutto ciò sa di passato, polveroso, vintage. Siamo certi che oggi sia possibile continuare a parlare di degenerazione dell’arte e di cattivo gusto, di massificazione e di serializzazione? Che cosa significano oggi questi termini, quale funzione esplicativa conservano questi concetti, che valore hanno questi valori?\r\nL’obiettivo del presente numero di “Riga” è quello di usare il Kitsch come specola per riesaminare l’attualità da un...

Il volume raccoglie oltre trenta saggi, ormai classici sul Kitsch, presentati e commentati da critici, scrittori e filosofi contemporanei; una galleria di testi anticipatori; voci di dizionari enciclopedici, filosofici e artistici dedicate al Kitsch; brani di alcuni libri recenti sul tema appositamente tradotti; un questionario rivolto a filosofi, critici e artisti contemporanei; immagini di cinque artisti; una riflessione sui nani da giardino.\r\n«Un numero della rivista \"Riga\" affronta una questione estetica che da oltre un secolo alimenta il dibattito culturale: non è solo indice del brutto o del cattivo gusto, ma una conseguenza della società dei consumi» - Avvenire«Inafferrabile tiresia dal mutevole sembiante, il camaleontico kitsch viene ora sviscerato nella recente, monumentale edizione della rivista Riga 41- Quodlibet, opera magistralmente pensata, curata e prodotta da Marco Belpoliti e Gianfranco Marrone» - il Foglio«Un'autentica cassa del tesoro di idee, storie, concetti, un'opera monumentale e utilissima che fornisce l'attrezzatura per fare i conti con questa categoria fondamentale dell'estetica, della politica, della vita associata» - Francesco Guglieri, il Domani«L'intento - e l'urgenza - dell'indagine sul kitsch, da parte di Marrone e Belpoliti è sacrosanta: perché è molto evidente (qualunque sia la definizione che scegliate alla fine di sposare, o tutte) che se c'è una categoria che ha vinto la sua battaglia e forse domina incontrastata nello scenario culturale contemporaneo è proprio questa» - Stefano Salis,Il Sole 24 OreKitsch = arte degenerata, massificata, inautentica e ripetitiva; pseudo-arte a buon mercato; simulazione della bellezza, esaltazione del sentimentalismo e del dilettantismo; celebrazione sommaria del piacere estetico a detrimento della fattura materiale dell’oggetto artistico; emergenza della volgarità e del male nelle arti; arte a servizio dei regimi politici totalitari e della loro propaganda; uso indiscriminato degli stilemi canonici e degli stereotipi del passato; contraffazione e simulazione; riduzione dell’opera a souvenir turistico e a gadget; diffusione di un gusto medio e massificato; cattivo gusto o totale mancanza di gusto. L’effetto che si ottiene mettendo in fila questi concetti è duplice. Da una parte sembra che il Kitsch abbia vinto, che la cultura contemporanea e la nostra stessa vita quotidiana ne appaiano permeate sin nei più intimi dettagli. La volgarità, la contraffazione, il sentimentalismo, l’autoritarismo, il dilettantismo vanno per la maggiore. Dall’altra tutto ciò sa di passato, polveroso, vintage. Siamo certi che oggi sia possibile continuare a parlare di degenerazione dell’arte e di cattivo gusto, di massificazione e di serializzazione? Che cosa significano oggi questi termini, quale funzione esplicativa conservano questi concetti, che valore hanno questi valori?\r\nL’obiettivo del presente numero di “Riga” è quello di usare il Kitsch come specola per riesaminare l’attualità da un...

Larghezza 270 mm profondità 110 mm altezza 270 mm larghezza imballo 270 mm profondità imballo 110 mm altezza imballo 270 mm colore del prodotto multicolore materiali plastica età suggerita child genere consigliato ragazzo / ragazza età consigliata (min) 4 anno / i età consigliata (max) 99 anno / i numero minimo di giocatori 1 numero massimo di giocatori 5 sonoro no esercizi di capacità fino-motorie sì esercizi di capacità grosso-motorie no sviluppo di coordinazione mano-occhio sì non adatto ai bambini da 0 a 3 anni sì.

Electrolux 46-EL-59. Colore del prodotto: Sabbia, Materiali: Carta, Compatibilità: Electrolux Powerlite Z3318/19