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"Il Mio Malvasia" di Camillo Donati è il vino frizzante della tradizione emiliana, prodotto con il vitigno autoctono Malvasia Aromatica di Candia, da secoli coltivato nella regione. La vinificazione si svolge con un breve processo di macerazione sulle bucce, secondo le più antiche consuetudini contadine. Una scelta che arricchisce il corredo del vino di aromi intensi e maturi, che donano una piacevole complessità e profondità al sorso. È un orange wine dal profilo non esasperato, che conserva il volto varietale della Malvasia, con le sue caratteristiche note di frutta matura, di agrumi e mandorla fresca. È un tipico vino del territorio, armonioso, di grande piacevolezza ed equilibrio. "Il Mio Malvasia" è la personale interpretazione di Camillo Donati del territorio e di uno dei suoi vitigni più rappresentativi. La cantina ha conservato il carattere artigianale, tramandando di generazione in generazione, un prezioso saper fare contadino. La tenuta si trova nella zona collinare a sud di Parma e si estende complessivamente su circa 15 ettari. Le vigne sono condotte seguendo i principi dell’agricoltura biologica, senza utilizzo di prodotti chimici, per mantenere inalterato l’ecosistema ambientale e la biodiversità naturale del territorio. Fedele alle tradizioni di famiglia, Camillo Donati ha da subito sposato l’idea di produrre vini nel solco della storia del territorio, restando fedele alle consuetudini apprese dal padre e dal nonno. L’unica preoccupazione è produrre uve sane e ricche, poi in cantina si procede con minimi interventi, lasciando che le vinificazioni si svolgano nel modo più naturale possibile. Il vino Malvasia di Camillo Donati viene prodotto con le uve di vigne coltivate su terreni di matrice calcarea, con presenza di limo e argille. La vinificazione si svolge in acciaio con fermentazione spontanea con solo lieviti indigeni e con una macerazione sulle bucce di 2 giorni. Si presenta con un colore giallo dorato luminoso. Il profilo olfattivo esprime aromi di agrumi, frutta gialla matura, morbidezze mielate, note di frutta secca e sentori di erbe aromatiche. Al palato ha un buon corpo, con aromi ampi e complessi, che esprimono una particolare armonia. Il centro bocca ha un frutto denso e succoso, con una lieve ruvidità tannica. Il finale è fresco e sapido.

Una commovente storia familiare realmente accaduta. Tutto accade in un piccolo paese campano nel lontano 1968. A quei tempi, le dicerie della gente erano all'ordine del giorno ed era uno sparlare continuo, senza sapere come stavano effettivamente le cose. Una volta appurata la realtà dei fatti, tutto tornava alla normalità, anche se non ci si accorgeva del male che le persone avevano fatto con i loro assurdi commenti.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 12%; Giudizio di Tannico: 82pt;

Una commovente storia familiare realmente accaduta. Tutto accade in un piccolo paese campano nel lontano 1968. A quei tempi, le dicerie della gente erano all'ordine del giorno ed era uno sparlare continuo, senza sapere come stavano effettivamente le cose. Una volta appurata la realtà dei fatti, tutto tornava alla normalità, anche se non ci si accorgeva del male che le persone avevano fatto con i loro assurdi commenti.

Pubblicato nel 1914, \"Stato e territorio\" rappresenta uno degli studi più orignali della scienza giuridica italiana di inizio Novecento. L'autore affronta il tema della rilevanza del territorio nei rapporti fra gli Stati e nelle relazioni fra Stato e individuo. Rifiutando i postulati delle teorie prevalenti, per le quali il territorio è un elemento costitutivo dello Stato, la proposta di Donati si caratterizza per un realismo demistificante: il territorio è una cosa oggetto di dominio. I modi di esercizio del dominio da parte di Stato, gruppi organizzati ed individui vanno stabiliti e regolati dal diritto. Da queste premesse, Donati prende posizione su molteplici questioni: l'esistenza di Stati privi di un territorio stabile; la dimensione territoriale della sovranità e i suoi effetti; l'espansione territoriale degli Stati; lo sfruttamento economico dei territori; l'estensione aerea e sotterranea della sovranità territoriale; il diritto di migrare; il potere pubblico di conformazione della proprietà immobiliare; l'esistenza di spazi qualificabili come beni comuni. Il volume svela come un acuto giurista abbia tentato di razionalizzare i problemi geopolitici della propria epoca, ma fissa, al contempo, una serie di coordinate utili a comprendere le matrici culturali del presente.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2022; Alcol: 14%; Giudizio di Tannico: 80pt;

Pubblicato nel 1914, \"Stato e territorio\" rappresenta uno degli studi più orignali della scienza giuridica italiana di inizio Novecento. L'autore affronta il tema della rilevanza del territorio nei rapporti fra gli Stati e nelle relazioni fra Stato e individuo. Rifiutando i postulati delle teorie prevalenti, per le quali il territorio è un elemento costitutivo dello Stato, la proposta di Donati si caratterizza per un realismo demistificante: il territorio è una cosa oggetto di dominio. I modi di esercizio del dominio da parte di Stato, gruppi organizzati ed individui vanno stabiliti e regolati dal diritto. Da queste premesse, Donati prende posizione su molteplici questioni: l'esistenza di Stati privi di un territorio stabile; la dimensione territoriale della sovranità e i suoi effetti; l'espansione territoriale degli Stati; lo sfruttamento economico dei territori; l'estensione aerea e sotterranea della sovranità territoriale; il diritto di migrare; il potere pubblico di conformazione della proprietà immobiliare; l'esistenza di spazi qualificabili come beni comuni. Il volume svela come un acuto giurista abbia tentato di razionalizzare i problemi geopolitici della propria epoca, ma fissa, al contempo, una serie di coordinate utili a comprendere le matrici culturali del presente.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2022; Alcol: 15%; Giudizio di Tannico: 90pt;

Il giovane protagonista, Donato, racconta il suo percorso di vita, segnato in tenerissima età da un grave incidente. La sua famiglia è protettiva e ricca di calore umano, ma sempre attenta a trasmettergli l'importanza della forza di volontà e del duro lavoro nel conseguimento di qualsiasi obiettivo. Diventato ormai un ragazzo, è ansioso di nuove esperienze, di conoscere il mondo e di misurarsi con la vita, anche al di fuori dell'ambiente protetto in cui è vissuto. La sua avventura come atleta paralimpico inizia quasi per caso, ma l'entusiasmo e la grinta sono il motore che consente al ragazzo di inaugurare una carriera costellata di traguardi eccezionali, benché non priva di momenti difficili. Sebbene Donato sia un ragazzo forte, che rifugge la commiserazione e cerca sempre di non demordere, non è al riparo da insicurezze e momenti di fragilità. Il suo punto di forza, perfino nei momenti di rabbia o delusione, è la capacità di far prevalere sempre la sua natura luminosa e volitiva, la sua fiducia in un Bene che in qualche modo accompagna e sostiene la sua esistenza, che si tratti della sua fede religiosa o degli affetti terreni.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 18/20 °C; Alcol: 17%; Giudizio di Tannico: 81pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 10/12 °C; Annata: 2023; Alcol: 14.5%; Giudizio di Tannico: 81pt;

Il lirismo di Donato Di Poce è uno dei tratti tipici della sua poesia che trae la propria ispirazione dal vissuto e da una attenta riflessione sull'esistenza. \"L'Altro dire\" è una sorta di viaggio in questo vibrante universo di sonorità intime ed appassionate.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2023; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 80pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 10/12 °C; Annata: 2023; Alcol: 12%; Giudizio di Tannico: 87pt;

Il lirismo di Donato Di Poce è uno dei tratti tipici della sua poesia che trae la propria ispirazione dal vissuto e da una attenta riflessione sull'esistenza. \"L'Altro dire\" è una sorta di viaggio in questo vibrante universo di sonorità intime ed appassionate.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2023; Alcol: 12%; Giudizio di Tannico: 80pt;

Tavolino o mini-tavolino o comodino Donato. Affascinante forma a tamburello che dona un tocco esotico ai nostri arredi!Da disporre singolarmente o in abbinamento agli altri modelli della collezione venduti sul sito.Descrizione •  In massello di mango verniciato finitura con vernice nitrocellulosica.Dimensioni •  Ø30 x H35 cm •  LEGNO PROVENIENTE DA FORESTE GESTITE IN MODO PIÙ SOSTENIBILE. Il legno certificato FSC® proviene da foreste ben gestite dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.