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A superb portrait of the most brilliant cricketer of his generation Mike Atherton\n Shane Warne dominated cricket on the field and off for almost thirty years - his skill, his fame, his personality, his misadventures. His death in March 2002 rocked Australians, even those who could not tell a leg-break from a leg-pull. But what was it like to watch Warne at his long peak, the man of a thousands international wickets, the incarnation of Aussie audacity and cheek?\n  \n Gideon Haigh saw it all, still can't quite believe it, but wanted to find a way to explain it. In this classic appreciation of Australia's cricket's greatest figure, who doubled as the nation's best-known man, Haigh relieves the highs, the lows, the fun and the follies. The result is a new way of looking at Warne, at sport and at Australia.\n\n'Bloody brilliant... As good as anything I have read on the game' Guardian\n\n Winner of The Cricket Society and MCC Book of the Year

Nothing compares to the Ashes. The Ashes is always coming, even when it is finished. The Ashes is where hope, expectation, magic and chagrin flourish in equal measure, and performance is permanently burnished.\n\n'The best cricket writer in the world' Guardian\n\n'The Bradman of cricket writing' Sunday Telegraph\n\n'The finest cricket writer alive' The Australian\n\n'Australia's finest writer on cricket' The Times\n\n'The most gifted cricket essayist of his generation' Richard Williams, Guardian\n\nIn On The Ashes, Gideon Haigh, today's pre-eminent cricket writer, has captured over a century and a half of Anglo-Australian cricket, from WG Grace to Don Bradman, from Bodyline to Jim Laker's 19-wicket match, from Ian Botham's miracle at Headingley to the phenomena of Patrick Cummins and Ben Stokes, today's Ashes captains.\n\nFrom over three decades of covering The Ashes, Gideon has brought together an enduring vision of this timeless contest between Australia and England - the world's oldest sporting rivalry - from the colonial era to the present day.

A Change man, a changed man.\n\n\nI knew I was a bit tired. After all, full-time employment since 1986 will do that to you. I even knew I was a bit stressed, but still something was not quite right.\n\n\nI sat, I waited.\n\n\nAll that waiting. Sitting next to a rotund middle-aged lady wearing an over-tight Hello-Kitty-holding-an-AK47 t-shirt who was punching away at Candy Crush on her mobile. I stared gloomily at a television warning me about the perils of haemorrhoids, knowing full well I should be back at the office, grinding away.\n\n\nI was ushered into the nurse's office less than an hour after arrival, not too bad. I got poked in both ears, a blast of light in the eyes, and my temperature was taken. And then I got my arm squeezed for the blood pressure reading.\n\n\n‘That’s odd,’ says the nurse. 'Let me do that again'. 'That is very odd,' she says again. 'Would you mind just waiting there?'\n\n\nMike had juggled life, love, laughter, and loss. It nearly did for him. Mike is done with his old life. Mike is alive and kicking.

Questo volume del noto teologo gesuita Roger Haight è stato dichiarato nel 2004 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede \"contrario alle verità della fede divina e cattolica\". All'origine della condanna inflitta a Haight, ci sono le sue affermazioni in favore di un pluralismo culturale e religioso, quando sostiene che \"non si può continuare ad affermare ancora che il cristianesimo sia la religione superiore\", o che \"una religione possa pretendere di essere il centro al quale tutte le altre devono essere ricondotte\". Ma il dialogo alla pari tra il cristianesimo e le altre religioni non è forse quello che anche papa Francesco auspica quando rigetta la nozione di \"verità assoluta\" e sostiene che \"la verità è una relazione\"? Altri punti giudicati erronei dal Vaticano riguardano la preesistenza del Verbo, la divinità di Gesù, la Trinità, il valore salvifico della morte di Gesù, l'unicità e l'universalità della mediazione salvifica di Gesù e della Chiesa, la risurrezione. Confrontandosi con questi dogmi, Haight li interpreta utilizzando le nozioni scaturite da secoli di evoluzione intellettuale con particolare attenzione al pensiero contemporaneo. Alla base di questo suo lavoro c'è la convinzione che \"un cristiano non può veramente dare risposte a un non cristiano sull'essenza del cristianesimo senza avere nemmeno un'idea di chi fosse Gesù\" e per questo Haight pone di nuovo la domanda \"chi è Gesù?\", facendolo alla luce degli strumenti intellettuali di cui oggi disponiamo.

Questo volume del noto teologo gesuita Roger Haight è stato dichiarato nel 2004 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede \"contrario alle verità della fede divina e cattolica\". All'origine della condanna inflitta a Haight, ci sono le sue affermazioni in favore di un pluralismo culturale e religioso, quando sostiene che \"non si può continuare ad affermare ancora che il cristianesimo sia la religione superiore\", o che \"una religione possa pretendere di essere il centro al quale tutte le altre devono essere ricondotte\". Ma il dialogo alla pari tra il cristianesimo e le altre religioni non è forse quello che anche papa Francesco auspica quando rigetta la nozione di \"verità assoluta\" e sostiene che \"la verità è una relazione\"? Altri punti giudicati erronei dal Vaticano riguardano la preesistenza del Verbo, la divinità di Gesù, la Trinità, il valore salvifico della morte di Gesù, l'unicità e l'universalità della mediazione salvifica di Gesù e della Chiesa, la risurrezione. Confrontandosi con questi dogmi, Haight li interpreta utilizzando le nozioni scaturite da secoli di evoluzione intellettuale con particolare attenzione al pensiero contemporaneo. Alla base di questo suo lavoro c'è la convinzione che \"un cristiano non può veramente dare risposte a un non cristiano sull'essenza del cristianesimo senza avere nemmeno un'idea di chi fosse Gesù\" e per questo Haight pone di nuovo la domanda \"chi è Gesù?\", facendolo alla luce degli strumenti intellettuali di cui oggi disponiamo.

Hamburg, 1898. As Ella nurses her beloved adoptive father on his deathbed, he uses the last of his strength to scribble down a name: ‘Richard F’. Convinced this man must hold the key to her unknown origins, Ella hunts for more clues, uncovering years of unexplained monthly payments from the British colony of Malaya. With no other leads and nothing left in Hamburg, she sets sail for the Far East in search of the truth.\n\nThe trail leads her to a rubber plantation owned by the Foster family—could they have something to do with the mysterious Mr F? But before she can find proof of her heritage, Ella is caught up in tensions between colonial forces and the Malayan resistance—in more ways than one. With a high-ranking official vying for her attention, how can she admit to anyone, let alone herself, that she’s fallen for a local rebel?\n\nAs her head and heart struggle with the secrets that lie in her past and her present, Ella must ask herself what price she is willing to pay for the truth—and for freedom.

Boston, 2015. Da parecchi anni ormai, Claudia fornisce assistenza psicologica alle pazienti di Mercy Street, una clinica ginecologica specializzata in contraccezione e aborti nel centro della città. È un lavoro impegnativo, che la mette in contatto con donne in grande difficoltà e con le classi sociali più disagiate. Mercy Street offre alle sue pazienti ben più dell'assistenza sanitaria, per molte di loro costituisce l'accesso a un'importante seconda possibilità. Ma fuori dalla clinica, la realtà è ben diversa. Le minacce anonime sono frequenti. Un piccolo e determinato gruppo di manifestanti pro-life compare spesso davanti all'ingresso. Con l'intensificarsi delle proteste, la paura si insinua nei giorni di Claudia, un'ansia di sottofondo che lei tenta di tenere a bada con frequenti visite a Timmy, un affabile spacciatore d'erba, anch'egli nel mezzo di una crisi esistenziale. Da Timmy incontra un assortimento casuale di clienti, tra cui Anthony, un'anima perduta, paladino della crociata antiabortista, che trascorre la maggior parte della sua vita online, chattando con un misterioso invasato che ha messo gli occhi su Mercy Street ed è pronto a rischiare tutto per le sue convinzioni. Haigh ci parla di un tema scottante e sempre attuale, ma ci racconta anche e soprattutto dei risvolti di un'America ignorante, in balia di una religiosità che si proclama paladina della vita, trascurando le derive che travolgono troppe persone vittime della povertà. Ed è bravissima nel guardare dal di dentro questi personaggi, in un romanzo corale, quasi alla Robert Altman, e con uno sguardo neutro, che non cede mai a giudizi o sentimentalismi.

Boston, 2015. Da parecchi anni ormai, Claudia fornisce assistenza psicologica alle pazienti di Mercy Street, una clinica ginecologica specializzata in contraccezione e aborti nel centro della città. È un lavoro impegnativo, che la mette in contatto con donne in grande difficoltà e con le classi sociali più disagiate. Mercy Street offre alle sue pazienti ben più dell'assistenza sanitaria, per molte di loro costituisce l'accesso a un'importante seconda possibilità. Ma fuori dalla clinica, la realtà è ben diversa. Le minacce anonime sono frequenti. Un piccolo e determinato gruppo di manifestanti pro-life compare spesso davanti all'ingresso. Con l'intensificarsi delle proteste, la paura si insinua nei giorni di Claudia, un'ansia di sottofondo che lei tenta di tenere a bada con frequenti visite a Timmy, un affabile spacciatore d'erba, anch'egli nel mezzo di una crisi esistenziale. Da Timmy incontra un assortimento casuale di clienti, tra cui Anthony, un'anima perduta, paladino della crociata antiabortista, che trascorre la maggior parte della sua vita online, chattando con un misterioso invasato che ha messo gli occhi su Mercy Street ed è pronto a rischiare tutto per le sue convinzioni. Haigh ci parla di un tema scottante e sempre attuale, ma ci racconta anche e soprattutto dei risvolti di un'America ignorante, in balia di una religiosità che si proclama paladina della vita, trascurando le derive che travolgono troppe persone vittime della povertà. Ed è bravissima nel guardare dal di dentro questi personaggi, in un romanzo corale, quasi alla Robert Altman, e con uno sguardo neutro, che non cede mai a giudizi o sentimentalismi.

Sultan is the official biography of Wasim Akram, the \"sultan of swing\", one of the greatest fast bowlers in the history of cricket.\n\n For twenty years, Wasim Akram let his cricket do the talking - his electrifying left-arm pace, his explosive left-handed striking, his leadership and his inspiration. For another twenty years he kept his own counsel about those days, full of drama, controversy and even mystery, in a country, Pakistan, that to outsiders is a constant enigma. Until now. \n\nSultan tells the story of cricket's greatest left-arm bowler, and one of its greatest survivors, who was chosen from the streets of Lahore and groomed by Imran Khan to become champion of the world - man of the match in the final of the 1992 World Cup. Along the way were unforgettable rivalries with the greatest of his time, from Viv Richards and Ian Botham to Sachin Tendulkar and Shane Warne. Along the way, too, a backdrop of conspiracy and intrigue over ball tampering and match fixing about which Wasim finally sets the story straight. \n\n But there's more: Sultan goes frankly into the crumbling and rebuilding of Wasim's private life, marred by the tragedy of his first wife's death and the torment of addiction. The result is an unprecedented insight into the life of a cricketer who revolutionised the game with his speed and swing, and a patriot buoyed and burdened by the expectation of one of the game's most fanatical publics.

This book provides the first comprehensive look at rail in the City of Leeds from its beginnings in 1834 to the present day. It examines both passenger and freight traffic in and around the city, from the growth and development of early railways and tramways through to the subsequent decline, the abandonment of the tramways in 1959 and the savage Beeching cuts of the 1960s. Post-war transport planning is highlighted, demonstrating the bias in favour of road building. Happily, the present-day resurgence of railways is beginning to turn the tide.\nAmong the many topics covered are: Train services: local, inter-city and regional, together with named trains, excursions and specials; Locomotives and rolling stock; Freight depots, sidings and services; Made in Leeds: a survey of Leeds locomotive and railway manufacturers; Leeds city centre railway stations old and new; A-Z of suburban Leeds railway stations with sketch plans; Trams and railways in wartime; Operating staff; Railway infrastructure: bridges, tunnels, gradients, junctions, level crossings, signals and signal boxes; Transport policies since 1945; Failed schemes; Accidents; and, the industrial heritage of Leeds and preservation schemes.

Vincitore per la Narrativa del Premio The Bridge 2018\r\nUn ampio quadro dell'America rurale contemporanea, che spera sempre nel miracolo del sogno americano nonostante le ripetute delusioni\r\n\r\n«Avvincente, realistica e totalizzante, la sua prosa è paragonabile a quella di grandi autori molto diversi tra loro quali Richard Ford, Richard Price e Richard Russo» - The New York Times\r\n\r\n«Finalmente un romanzo e un’autrice ambiziosi, degni dell’importanza dell’argomento trattato... Un tour de force, una storia raccontata da diversi punti di vista... DeLillo-esque... In questo romanzo imperdibile, Jennifer Haigh riesce a delineare quello che ci rende, tutti, connessi, nel bene e nel male» - The Washington Post\r\n\r\nSiamo in Pennsylvania, una terra che «più di qualunque altra è ciò che giace nel suo sottosuolo». Fino a una quarantina di anni fa gli abitanti di Bakerton hanno vissuto, anche se non proprio prosperato, sull'estrazione del carbon fossile. Chiuse le miniere, la città si è sciolta come neve al sole. Fino a quando una grossa società si accorge che sotto i campi coltivati si estende un enorme giacimento di gas naturale, estraibile con la nuovissima tecnica del fracking, e manda i suoi emissari a percorrere il territorio per convincere gli agricoltori, poveri e arrabbiati, a cedere i loro appezzamenti per cifre molto molto allettanti. Nessuno di chi vende si rende conto che gli scavi procureranno ogni sorta di guai alla comunità. Guai che cominciano subito, con l'arrivo delle squadre di operai incaricati di scavare. A loro volta poveri e arrabbiati per la vita grama nei dormitori, la lontananza dalle famiglie, i turni di lavoro disumani. E l'ostilità della popolazione. Si rischia la guerra dei poveri. Ma Haigh ha la mano leggera, e un grande talento nel raccontare storie di povera gente senza eccessivi realismi, e senza sentimentalismi, mantenendo una lodevole equidistanza dalle due «fazioni». C'è una guardia carceraria con una famiglia difficile; un'altra piccola famiglia, gay, dedita all'agricoltura biologica, che vede sfumare anni di lavoro; il capo degli operai che si innamora della «pastora» di una neo-chiesa, vedova di una vittima dell'incidente nucleare di Three Mile Island, avvenuto decenni prima, sempre in Pennsylvania... È una storia che si potrebbe trasporre dovunque: inquinamento e distruzione del territorio e della salute dei suoi abitanti versus il benessere economico degli stessi abitanti. Il risultato è un ampio quadro dell'America rurale contemporanea, che spera sempre nel miracolo del sogno americano nonostante le ripetute delusioni.

Bakerton, Pennsylvania. Quando una grossa società si accorge che sotto i campi coltivati si estende un enorme giacimento di gas naturale, estraibile tramite fracking, riesce a convincere alcuni agricoltori a cedere i loro appezzamenti per cifre molto allettanti. Nessuno si rende conto che gli scavi procureranno ogni sorta di guai alla comunità. Guai che cominciano subito, con l'arrivo degli operai incaricati dei lavori, a loro volta poveri e arrabbiati per la vita grama nei dormitori, la lontananza dalle famiglie, i turni disumani, l'ostilità dei residenti. Con mano leggera, e un grande talento nel raccontare storie difficili senza eccessivi realismi e sentimentalismi, Haigh ci offre un ampio quadro dell'America rurale contemporanea che, nonostante le ripetute delusioni, continua a sperare nel miracolo del sogno americano.

Guarda avanti per una nuova radiosità: la pelle secca diventa di nuovo morbida e fresca. Grazie all'olio di avocado e di jojoba biologici, la pelle è intensamente idratata e acquista nuova elasticità.Applicazione: Applicare sulla pelle pulita di viso e collo.PaiPai ha cambiato il volto della cura della pelle con i suoi prodotti biologici innovativi e orientati ai risultati. L'azienda crede che la pelle - non importa quanto sensibile - meriti i migliori ingredienti naturali, senza compromettere l'efficacia.La missione di Pai è quella di aprire la strada alla cura della pelle con i suoi prodotti biologici innovativi e orientati ai risultati. Per coloro che vogliono che la loro pelle - non importa quanto sensibile - riceva i migliori ingredienti naturali senza compromessi. Ogni singolo prodotto è sviluppato e fabbricato nella sede dell'azienda a West London. I prodotti Pai sono certificati biologici da COSMOS, Soil Association, Vegan Society e Cruelty Free International e accreditati dalla London Living Wage Foundation.

The Wars of the Roses was a complicated, bloody affair between the houses of Lancaster and York, and witnessed much changing of sides. That disjointed feuding persisted for a staggering thirty years and was a north versus south affair. However, the period and conflicts covered by this title are refreshingly clear. An intriguing tale of treachery and deceit.

Vincitore per la Narrativa del Premio The Bridge 2018\r\nUn ampio quadro dell'America rurale contemporanea, che spera sempre nel miracolo del sogno americano nonostante le ripetute delusioni\r\n\r\n«Avvincente, realistica e totalizzante, la sua prosa è paragonabile a quella di grandi autori molto diversi tra loro quali Richard Ford, Richard Price e Richard Russo» - The New York Times\r\n\r\n«Finalmente un romanzo e un’autrice ambiziosi, degni dell’importanza dell’argomento trattato... Un tour de force, una storia raccontata da diversi punti di vista... DeLillo-esque... In questo romanzo imperdibile, Jennifer Haigh riesce a delineare quello che ci rende, tutti, connessi, nel bene e nel male» - The Washington Post\r\n\r\nSiamo in Pennsylvania, una terra che «più di qualunque altra è ciò che giace nel suo sottosuolo». Fino a una quarantina di anni fa gli abitanti di Bakerton hanno vissuto, anche se non proprio prosperato, sull'estrazione del carbon fossile. Chiuse le miniere, la città si è sciolta come neve al sole. Fino a quando una grossa società si accorge che sotto i campi coltivati si estende un enorme giacimento di gas naturale, estraibile con la nuovissima tecnica del fracking, e manda i suoi emissari a percorrere il territorio per convincere gli agricoltori, poveri e arrabbiati, a cedere i loro appezzamenti per cifre molto molto allettanti. Nessuno di chi vende si rende conto che gli scavi procureranno ogni sorta di guai alla comunità. Guai che cominciano subito, con l'arrivo delle squadre di operai incaricati di scavare. A loro volta poveri e arrabbiati per la vita grama nei dormitori, la lontananza dalle famiglie, i turni di lavoro disumani. E l'ostilità della popolazione. Si rischia la guerra dei poveri. Ma Haigh ha la mano leggera, e un grande talento nel raccontare storie di povera gente senza eccessivi realismi, e senza sentimentalismi, mantenendo una lodevole equidistanza dalle due «fazioni». C'è una guardia carceraria con una famiglia difficile; un'altra piccola famiglia, gay, dedita all'agricoltura biologica, che vede sfumare anni di lavoro; il capo degli operai che si innamora della «pastora» di una neo-chiesa, vedova di una vittima dell'incidente nucleare di Three Mile Island, avvenuto decenni prima, sempre in Pennsylvania... È una storia che si potrebbe trasporre dovunque: inquinamento e distruzione del territorio e della salute dei suoi abitanti versus il benessere economico degli stessi abitanti. Il risultato è un ampio quadro dell'America rurale contemporanea, che spera sempre nel miracolo del sogno americano nonostante le ripetute delusioni.

Bakerton, Pennsylvania. Quando una grossa società si accorge che sotto i campi coltivati si estende un enorme giacimento di gas naturale, estraibile tramite fracking, riesce a convincere alcuni agricoltori a cedere i loro appezzamenti per cifre molto allettanti. Nessuno si rende conto che gli scavi procureranno ogni sorta di guai alla comunità. Guai che cominciano subito, con l'arrivo degli operai incaricati dei lavori, a loro volta poveri e arrabbiati per la vita grama nei dormitori, la lontananza dalle famiglie, i turni disumani, l'ostilità dei residenti. Con mano leggera, e un grande talento nel raccontare storie difficili senza eccessivi realismi e sentimentalismi, Haigh ci offre un ampio quadro dell'America rurale contemporanea che, nonostante le ripetute delusioni, continua a sperare nel miracolo del sogno americano.

It was said in the beginning, in a garden called Eden, that woman was created at the same time as man, and not from his rib. Lilith, the first female, created equal to stand as a partner. But she proved to be a person so troublesome that she vanishes from her rightful place in civilization’s mythological legends in place of Eve, the first wife. With her younger sister Eve’s story heralding the future of all womankind, Lilith and her story stands alone as a testament to the Sacred Feminine and man’s fear of the mysteries that lie within her. The First Sisters: Lilith and Eve is a gateway to a provocative awakening.

The Living Faiths series encourages students to actively engage with religious education by looking into how faiths are practised and lived in people's daily lives. This Student Book covers Christianity through unique real-life case studies of young people and their families, making RE relevant to KS3 RE Students today. This Student Book uses an enquiry-led approach to help students relate to religion through engaging activities, end-of-chapter assessment tasks, and links to rich audio-visual content.

Making good decisions under conditions of uncertainty - which is the norm - requires a sound appreciation of the way random chance works. As analysis and modelling of most aspects of the world, and all measurement, are necessarily imprecise and involve uncertainties of varying degrees, the understanding and management of probabilities is central to much work in the sciences and economics. \n\nIn this Very Short Introduction, John Haigh introduces the ideas of probability and different philosophical approaches to probability, and gives a brief account of the history of development of probability theory, from Galileo and Pascal to Bayes, Laplace, Poisson, and Markov. He describes the basic probability distributions, and goes on to discuss a wide range of applications in science, economics, and a variety of other contexts such as games and betting. He concludes with an intriguing discussion of coincidences and some curious paradoxes. \n\nABOUT THE SERIES: The Very Short Introductions series from Oxford University Press contains hundreds of titles in almost every subject area. These pocket-sized books are the perfect way to get ahead in a new subject quickly. Our expert authors combine facts, analysis, perspective, new ideas, and enthusiasm to make interesting and challenging topics highly readable.