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Il Trebez è un vino bianco macerato sulle bucce che rientra a pieno regime nella categoria degli Orange wine. Il produttore è Dario Princic, figura di particolare rilievo nel Collio, a Oslavia, piccola località alle porte di Gorizia. Le viti hanno oltre sessant’anni e vengono coltivate senza sostanze di sintesi, con macerazioni prolungate sulle bucce e vinificazione secondo il metodo ossidativo, regalando così un blend unico, sfaccettato e potente. Un vino ricco e dal bouquet aromatico difficilmente eguagliabile. Il Nuovo Trebez di Dario Princic è un bianco ottenuto dal blend di Chardonnay, Sauvignon e Pinot Grigio, uve tipiche di questo territorio collinare che vede una composizione del suolo calcareo-argillosa. La coltivazione delle viti segue i principi dell’agricoltura biologica; nessuna sostanza di sintesi e concimazioni prevalentemente organiche e vegetali per far sì che i frutti rispettino a pieno le caratteristiche del territorio. Per produrre questo Orange la fermentazione avviene spontaneamente, in tini aperti di rovere, accompagnata da una lunga macerazione sulle bucce; 40 giorni per Chardonnay e Sauvignon e 7 giorni per il Pinot Grigio, passaggio che permette l’estrazione di sapori e profumi intensi e conferisce maggiore struttura al liquido. L’affinamento vede 60 mesi di riposo in vecchie barrique, lasciate leggermente scolme per facilitare la formazione dei lieviti flor che proteggono il vino dal contatto con l’ossigeno. Il Trebez di Dario Princic si presenta di un bel color giallo dorato con riflessi ramati, con presenza di residui naturali per mancanza di filtrazioni. Al naso appare profondo e complesso; frutta a polpa gialla, come pesche e albicocche in confettura, agrumi canditi, resina e miele si alternano a sentori nettamente più balsamici, ossidativi e pungenti, per lasciare spazio poi a sensazioni di erbe aromatiche e spezie orientali. Al palato è ricco e morbido, molto avvolgente e corposo. La beva è invogliata da una freschezza inaspettata e magistrale sapidità. Il finale è lungo e persistente in questo macerato difficile da dimenticare. Un vino da guastare con piatti ricchi o da solo, in compagnia di un buon libro.

Ambrato. Al naso sentori di ibisco, accompagnate da note di agrumi canditi. Al palato il vino risulta fresco e lungo.

Il Bianco Sivi di Dario Princic è un ritratto territoriale di Collio profondo e intenso, ad alta definizione territoriale. Si può definire un esempio di espressione puramente artigianale, prodotta nel territorio di Oslavia, una zona collinare nota per grandi bianchi macerati, conosciuti anche come orange wines. Princic è considerato uno dei punti di riferimento del Collio friulano, piccolo vignaiolo di grande talento, noto per dar luce ad interpretazioni estreme ed artigianali, frutto di lunghi contatti con le bucce. Le uve utilizzate per la produzione di questo bianco di Dario Princic provengono da vecchi vigneti di 60 anni, impiantati su terreni marnosi e ricchi di arenarie, coltivati in biologico e con una bassa resa per ettaro. La fermentazione avviene per opera di lieviti indigeni, presenti naturalmente sulle bucce, in tini di legno aperti, dove il viene poi lasciato in macerazione sulle bucce per circa una settimana, fino a raggiungere il suo caratteristico colore ambrato. Viene fatto affinare per circa 30 mesi in botti di legno grandi, e imbottigliato senza filtrazione e senza o con quantità minime di solforosa. La macerazione ed il lungo affinamento in legno rendono il Dario Princic Bianco Sivi un nettare di grande struttura e complessità. Nel calice si presenta con un colore dorato, con sfumature tendenti al rosa. Al naso sprigiona note di frutta candita e agrumi, arricchite da aromi di fieno e fiori di campo, con sensazioni di cera d’api e resine di alberi. In bocca è avvolgente e pieno, di grande freschezza e bevibilità, sostenuta da un tannino fine e delicato e da un finale sorprendentemente minerale. Una bottiglia insolita, di grande personalità, che si presenta quasi come un rosato e che racchiude in sé la vera essenza del Collio Friulano, interpretata da un grande artigiano del vino.

Ambrato. Al naso note fruttate e cera d'api, accompagnate da delicate note speziate. Al palato il vino risulta fresco, complesso, persistente.

Il bianco Trebez di è un emozionante e sfaccettato orange wine, creatura di un grande vignaiolo quale Dario Princic. Impossibile negare che il Collio sia una terra leggendaria per gli appassionati dei vini artigianali, e ancor di più per i cultori degli orange wine, vini bianchi fatti macerare a contatto con le bucce dell'uva per donare profondità, spessore e struttura. Un gruppo di istrioni, al quale si ascrive appartiene senza alcun dubbio Dario Princic, vignaiolo proprietario di circa 9 ettari ad Oslavia. La filosofia condivisa con molti degli altri produttori locali è quella del minor interventismo possibile, sia in vigna che in cantina. Vini unici, ogni anno diversi, e per questo in grado di sorprendere ed emozionare. Il vino Trebez proviene da un classico uvaggio del Collio, composto da Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon. Le viti, situati intorno all'areale di Oslavia, poggiano su terreno argilloso-calcareo e vengono coltivate senza alcun prodotto chimico o di sintesi. La vendemmia avviene manualmente, con una cernita estremamente rigorosa delle uve mentre in cantina si prosegue solo con fermentazioni spontanee. Le diverse varietà di uva vengono fatte per tempi differenti, infatti Chardonnay e Sauvignon restano a contatto con le bucce per circa un mese mentre il Pinot Grigio solo 7 giorni. L'affinamento ha durata di tre anni e mezzo in botti grandi. Il Trebez di Princic si riversa nel calice con colore arancione-ramato. Liquido che trascende i canoni dei vini convenzionali, sia all'aspetto visivo che soprattutto quello olfattivo dove pulsa di materia viva e ricca. L'albicocca carnosa, il miele d'acacia e la scorza di lime sono tutti sentori che passano in secondo piano di fronte all'incessante mutevolezza di questo nettare. Il sorso restituisce un vino goloso e di peso, senza però che questo diventi mai un limite, essendo rintuzzato costantemente dall'apporto provvidenziale di sale e freschezza. Grande nettare che ridisegna canoni degustativi ed abbatte sovrastrutture. Grazie Dario!

Aranciato brillante. Al naso note di agrumi, accompagnate da sentori di frutta candita e zenzero. Al palato il vino risulta fresco, di corpo.

La Ribolla Gialla di Dario Princic è un orange wine emblematico ed emozionante, che tratteggia l'essenza del Collio vitivinicolo. Dario Princic è una leggenda nel mondo del vino artigianale, uno di quei nomi che non avrebbe bisogno di presentazioni. Vero e proprio pioniere locale, Dario è stato insieme a Stanko Radikon e Josko Gravner uno dei convinti sostenitori di un approccio in vigna ed in cantina non interventista, e della necessità di vinificare vini bianchi a contatto con le bucce, in modo da conferirgli maggiore profondità. Pochi ettari ad Oslavia, popolati da vitigni autoctoni ed un pò di Cabernet Sauvignon. Assaggi che sono punto di svolta per qualsiasi appassionato di vino. Il vino Ribolla Gialla è ottenuto a partire da uve in purezza dell'omonimo vitigno. I liquidi devono essere riflesso di uva, annata e territorio e per ottenere tutto ciò in vigna non viene utilizzata alcuna sostanza chimica o di sintesi, e dopo un accurata cernita manuale si prosegue in cantina con fermentazione spontanea che avviene in botti di acacia e rovere e macerazione sulle bucce di oltre un mese. L'affinamento del liquido avviene per 12 mesi in botti grandi di acacia, e viene imbottigliato senza subire chiarifiche o filtrazioni. Il bianco Ribolla Gialla si palesa nel calice con la usa ammaliante veste ambrata-arancione. Naso lisergico ed inebriante, squaderna senza timore note di mandorla tostata, spezie orientali, albicocca, sbuffi minerali. Una complessità in alta definizione, mai stucchevole, che invoglia all'assaggio. Sorso pieno, ma probabilmente risulta essere il vino più sottile e fine di Dario, tutto giocato su ricami fatti di sale ed un delicato ricordo tannico. Un'esperienza rigenerante e ridefinente. Unico.

Giallo paglierino limpido. Al naso ricca varietà di sentori, dal floreale (biancospino), al fruttato di pesca bianca, note di mineralità, un amarotico che si evolve subito in eleganza e alla finezza. In bocca è molto persistente, intenso, armonico e avvolgente.

Il Jak di Princic è una caleidsoscopica e profonda interpretazione di Friulano, vitigno storico del Collio. Dario è uno dei pionieri di questa magica striscia di terra che divide Italia e Slovenia, e dà vita ogni anno a vini estremi e multiformi, che prevedono come pratica assodata la macerazione di uve bianche a contatto con le bucce, dando vita a dei veri propri orange wine. 9 ettari di vigna ad Oslavia, suddivisi tra Friulano, Chardonnay, Sauvignon, Ribolla e uve rosse quali Cabernet Sauvignon e Merlot, coltivati senza alcun uso di sostanza chimica o di sintesi, nel rispetto totale di viti e biodiversità. Il vino Jak deriva da uve Friulano in purezza, provenienti da vigne di circa 60 anni che poggiano su terreni marnosi e ricche di arenarie. La resa per ettaro è di circa 40 quintali, e viene mantenuta bassa in modo da privilegiare la qualità del frutto a discapito della quantità. Tutti i processi, dalla vigna alla cantina, avvengono con il minor interventismo possibile, pertanto le uve vengono raccolte manualmente e le fermentazioni avvengono spontaneamente e senza controllo della temperatura. La macerazione sulle bucce del mosto ha durata di circa 20 giorni, mentre il liquido prima dell'imbottigliamento affina in botte grande per circa 30 mesi e in acciaio per altri 3. Nessuna chiarifica nè filtrazione. Il Jak intriga appena versato nel bicchiere con la sua splendida veste arancione intensa. Naso complesso e spiazzante, spazia da note di pesca matura, a dolcezze che rimandano alla frutta cotta e alla cannella. Poi le spezie, quali zenzero e cardamomo. Curioso e inconsueto, è però al sorso che il liquido rivela completamente la sua immensa personalità, connubio magistrale di materia e freschezza, che mantiene però un portamento nobile ed elegante. Il tannino, frutto della macerazione, è perfettamente integrato e funzionale in abbinamento, esaltando crostacei in salsa o piatti etnici, come il pollo al curry. Vino d'autore.

Giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso sentori di erbe aromatiche, eucalipto, liquirizia, menta, con un ammandorlato finale, tipico del varietale. Secco, caldo, con una buona morbidezza che non prevale sulla freschezza del vino completandolo. Abbastanza intenso e persistente.

Il Pinot Bianco di Doro Princic è un vino elegante, che interpreta perfettamente il carattere delicato e riservato di questo nobile vitigno francese, che ha trovato nel Collio una terra in cui esprimersi su notevoli livelli qualitativi. Il suo profilo equilibrato e il suo sorso armonioso, ne rendono la beva particolarmente piacevole e molto duttile l’abbinamento a tavola. Il vino Pinot Bianco prodotto da Doro Princic rappresenta il volto raffinato dei bianchi friulani. Il vitigno francese ha, infatti, trovato nella zona collinare di Pradis, tra Cormons e Capriva del Friuli, un’area molto adatta alle sue esigenze pedoclimatiche. Il clima soleggiato, ma sempre fresco e ventilato, le buone escursioni tra le temperature del giorno e della notte, consentono alle uve di maturare lentamente e in modo graduale, conservando aromi di grande finezza. Le terre drenanti e ricche di sostanze minerali, formate da marne eoceniche di calcari e arenarie, sono tra i suoli più vocati in assoluto per la coltivazione delle uve a bacca bianca. Quest’insieme di fattori permette di produrre nel Collio un Pinot Bianco capace di coniugare, in perfetto equilibrio, maturità del frutto e freschezza. La fermentazione si svolge in tini d’acciaio inox e il vino matura in vasche d’acciaio per 6 mesi prima d’essere imbottigliato. Il Pinot Bianco della cantina di Doro Princic è una bottiglia di riferimento per i vini del territorio. Fin dagli anni ’50, Isidoro Princic ha intrapreso la strada della qualità, imbottigliando vini che hanno contribuito a creare il mito dei grandi bianchi friulani. Il colore è giallo paglierino chiaro e luminoso. Il profilo olfattivo è sottile e fine con profumi floreali, aromi di frutta bianca, sfumature agrumate e sentori di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Il sorso è delicato e armonioso, con un centro bocca piacevolmente fruttato, un finale sapido e minerale.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 80pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2023; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 85pt;

Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Profumo aromatico e delicato. Ricorda la frutta fresca esotica come l'ananas, ma anche la pesca e la salvia. Vino dal sapore elegante e vellutato, dalla buona corposità e bevibilità.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 83pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 85pt;

Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Bouquet piacevole e suadente, ricorda il bosco, l'acacia ed il rovere. Fresco e sapido, persistente sul finale.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2022; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 80pt;

Giallo paglierino con riflessi verdognoli. Profumo aromatico e delicato. Ricorda la frutta fresca esotica come l'ananas, ma anche la pesca e la salvia. Vino dal sapore elegante e vellutato, dalla buona corposità e bevibilità.