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Il Roero Arneis della cantina Tibaldi è il bianco simbolo del territorio, che ha saputo affermarsi in una regione di grandi rossi, per la sua spiccata personalità e per il suo carattere piacevolmente fragrante, floreale e fruttato, connotato da note di agrumi, frutta a polpa bianca e morbidi cenni di frutta tropicale. Un vino dal piacere immediato, molto adatto ad essere consumato giovane per apprezzarne l’esuberanza dei profumi e del frutto ricco e maturo. Una bottiglia molto duttile a tavola, che si abbina bene ad antipasti a piatti di mare a verdure, a taglieri di formaggi freschi o a pasta morbida. Il bianco Roero Arneis della cantina Tibaldi è una bella interpretazione di questo vitigno autoctono piemontese, diffuso nel territorio della riva sinistra del fiume Tanaro, di fronte all’area delle Langhe. I terreni del Roero sono di antica origine marina, ma più giovani rispetto a quelli della zona di Barbaresco e Barolo. Sono più sciolti, più leggeri e meno compatti. La famiglia Tibaldi coltiva queste terre da più generazione e oggi le redini della tenuta sono nelle mani delle giovani sorelle Monica e Daniela, che seguono tutto il processo produttivo. Il vino nasce dall’assemblaggio di diverse vigne di Arneis della tenuta, coltivate in zona collinare su terreni di medio impasto di matrice prevalentemente sabbiosa, particolarmente adatta ai vitigni a bacca bianca. La raccolta delle uve avviene manualmente nella seconda metà del mese di settembre. I migliori grappoli selezionati in vigna sono avviati a una pressatura soffice e il mosto fiore fermenta in serbatoi di acciaio inox ad una temperatura controllata di 18°C. Prima dell’imbottigliamento, in vino si affina per qualche mese in vasche d’acciaio Il vino Roero Arneis di Tibaldi è un’etichetta assolutamente da provare se si desiderano scoprire le caratteristiche autentiche di questo interessante vitigno. Grazie alla sua piacevolezza immediata, si è guadagnato il favore degli appassionati in cerca di novità. Di un bel colore giallo paglierino chiaro e luminoso, esprime un bouquet con profumi di fiori bianchi, scorza di limone, pompelmo, aromi di pesca bianca, melone cartucciaro e cenni di erbe officinali. Scorrevole e armonioso, si presenta al palato con aromi morbidi e ricchi, un frutto fragrante e succoso e un finale sapido e di buona freschezza.

Il prestigioso vino bianco Roero Arnais della cantina Massucco, grazie al particolare terreno su cui sorgono i vitigni adatti alla sua produzione, contraddistintiti dalla soffice e permeabile superficie, con strati sabbiosi alternati a marne, permette al vino Arneis di acquistare un bouquet di fiori

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: 2023; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 81pt;

Rosso rubino con riflessi aranciati. Ampio di spezie, frutti neri, rosa appassita. Elegante, persistente con un tannino ben integrato, frutti neri e confettura di fragole.

Il Roero Arneis della cantina a conduzione famigliare Bajaj è un’etichetta dal profilo aromatico spiccatamente fruttato e minerale, frutto di una filosofia produttiva cosiddetta “sottrattiva”. Questa visione tende a eliminare tutte quelle pratiche enologiche invasive non necessarie, come le filtrazioni, le chiarificazioni con prodotti non di origine naturale, l’aggiunta di additivi impattanti e il ricorso a lieviti selezionati. Piuttosto si cerca di lavorare le uve, i mosti e i vini senza sofisticazioni, assecondando l’espressione unica del territorio. Il Roero Arneis Bajaj è un 100% Arneis coltivato nel vigneto Gaiuccio, il più esteso della tenuta, situato all’interno del comune di Monteu Roero. Qui, su suoli formati principalmente da sabbia bianca e calcare, le piante vengono allevate seguendo i principi della lotta guidata, mirata a razionalizzare il ricorso ai trattamenti fitosanitari. Dopo la raccolta le uve vengono diraspate e quindi poste per 48 ore in macerazione pre-fermentativa in vasche di acciaio inox, cui segue la pressatura soffice e la fermentazione alcolica del mosto per circa 10 giorni a temperatura controllata sempre in acciaio, avviata con un pied de cuve. Dopo qualche mese di maturazione il vino viene infine imbottigliato. Il colore del Roero Arneis di Bajaj è un giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso si percepiscono invitanti sentori di frutta a polpa gialla e fiori bianchi sorretti da richiami minerali e di erbe aromatiche. Il sorso, intenso ed equilibrato, è dotato di piacevole morbidezza e stuzzicante verve fresco-sapida, nonché di una persistente chiusura minerale e lievemente erbacea. Questo vino bianco mostra un’eccezionale versatilità a tavola nell’abbinamento cibo-vino, potendo accompagnare con successo pietanze sia di terra sia di mare.

Il Roero Arneis Riserva ‘Bricco delle Passere’ si configura come il vino bianco di punta della tenuta piemontese Tibaldi, prodotto con le migliori uve di un singolo vigneto situato all’interno del comune di Pocapaglia, nell’estremità sud-occidentale della zona del Roero. Dopo il successo riscontrato sul Barolo e sul Barbaresco, le Menzioni Geografiche Aggiuntive sono state introdotte nel 2017 anche nella vicina DOCG del Roero, dove oggi se ne contano 135, tra cui quella di Bricco delle Passere. Tibaldi Roero Arneis ‘Bricco delle Passere’ Riserva viene realizzato con solo Arneis coltivato all’interno della MGA di Bricco delle Passere, nel comune di Pocapaglia. Qui, le piante beneficiano del suolo prevalentemente sabbioso caratterizzato dalla presenza di marne calcaree, nonché delle medie pendenze e della fresca esposizione a nord-ovest. La vendemmia si svolge a mano nella seconda metà di settembre e si accompagna a un’attenta selezione delle uve, che vengono quindi sottoposte a una macerazione pre-fermentativa a freddo finalizzata a estrarre le sostanze aromatiche più nobili. Dopo la pressatura delicata il solo mosto fiore viene convogliato in vasche di acciaio inox dove i lieviti indigeni operano la fermentazione alcolica a temperatura controllata. Infine, la massa matura sulle fecce fini per 10 mesi sempre in acciaio e per qualche ulteriore mese in bottiglia prima dell’uscita sul mercato. Il ‘Bricco delle Passere’ Roero Arneis Riserva di Tibaldi ha un colore giallo paglierino con lampi dorati. La gamma olfattiva offre intensi sentori di frutta a polpa bianca matura, ananas, scorza di limone e fiori bianchi, combinati a delicati richiami di erbe aromatiche e vividi sbuffi minerali. Sviluppo gustativo pieno e ricco, caratterizzato da croccante freschezza e decisa verve sapido-minerale.

Il Roero ''Roche D'Ampsej'' Riserva Matteo Correggia è una riserva che divide. Un legno molto presente che può non convincere gli amanti dei vini leggeri. La vinificazione viene fatta al 50% in acciaio e l'altro 50% in botti di legno da 6 ettolitri per quasi due mesi. Questo vino ha una potenza incredibile ed un grado alcolico importante. Bottiglia 75 cl

Il Roero Arneis Metodo Classico ‘RitaSté’ Pas Dosé della cantina a conduzione famigliare Tibaldi rappresenta una bollicina da uve Arneis che fa dell’alto tono minerale uno dei propri tratti salienti. Nonostante sia prevalentemente vinificato come bianco fermo, per via della spiccata acidità e i profumi fini il vitigno Arneis sta riscuotendo larghi consensi anche in versione spumante, soprattutto come Metodo Classico, tipologia che ne accresce complessità e struttura gusto-olfattive. Inoltre, essendo un Pas Dosé il ‘Ritasté’ rappresenta l’espressione più pura della tipologia, non alterata da alcun sciroppo di dosaggio. Tibaldi Roero Arneis ‘RitaSté’ Metodo Classico Pas Dosé viene elaborato a partire da sole uve Arneis coltivate con cura e raccolte a mano in cassette. Il mosto ottenuto dalla pigiatura delicata dei grappoli viene convogliato in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica a temperatura controllata. Dopo un breve periodo di maturazione la massa viene posta in bottiglia dove si realizza la rifermentazione secondo il Metodo Classico a temperatura costante. L’affinamento sui lieviti in vetro si protrae per almeno 40 mesi, accompagnati da un lungo periodo di remuage, e dopo la sboccatura non viene utilizzato alcun sciroppo di dosaggio ma le bottiglie vengono invece rabboccate con lo stesso vino. All’esame visivo il Metodo Classico Pas Dosé Roero Arneis ‘RitaSté’ Tibaldi mostra una colorazione giallo paglierino brillante con effervescenza fine e persistente. Il ventaglio aromatico si apre su profumi di fiori bianchi, scorza di agrumi e frutta a polpa bianca, presto raggiunti da delicati sentori vegetali, cenni di panetteria e richiami minerali. Il sorso, equilibrato e cremoso, è sostenuto dalla piacevole componente fresco-sapida e da netti ritorni agrumati e minerali.

Il Roero Arneis di Valfaccenda è un vino di stampo artigianale realizzato con grande passione nel meraviglioso territorio collinare del Roero.  Nasce con l’obiettivo di realizzare un vino legato al territorio, che sia diretta e schietta espressione delle uve con il minimo intervento in cantina, per assecondare e valorizzare al massimo le caratteristiche varietali di una materia prima di alta qualità. Un’etichetta che privilegia la finezza e l’eleganza, con l’intento di esaltare soprattutto gli aromi fruttati e la mineralità dei suoli del Roero. Il bianco Roero Arneis di Valfaccenda viene prodotto nell’area nord orientale della provincia di Cuneo, sulla riva sinistra del fiume Tanaro. Le vigne si trovano in località Valfaccenda, in una zona collinare compresa tra la vallata di Canale e Cisterna. Le altitudini dei rilievi, spesso ripidi e aspri, sono comprese tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare e i terreni sono di matrice limo-argillosa, con forte presenza di sabbie d’antica origine marina, ricche di fossili. Il vino nasce con le uve provenienti da due diversi vigneti, che vengono vinificate separatamente, con un diverso approccio enologico. La vigna Cescu ha viti di oltre 60 e si trova su terreni sabbiosi e limosi a un’altitudine di 280 metri con esposizione a mezzogiorno. Le sue uve sono vinificate in barrique con macerazione sulle bucce per 7 giorni e donano un vino intenso, strutturato e minerale. La vigna Dietro Casa, invece, ha vigne di 20 anni e si trova su suoli limosi a un ‘altitudine di 250 metri con esposizione est. Le sue uve fermentano in acciaio e contribuiscono a donare eleganza e freschezza. Dopo alcuni mesi di sosta sui lieviti, si procede all’assemblaggio. Il vino viene poi imbottigliato con un livello di solforosa molto basso. Questo Roero Arneis esprime perfettamente la proverbiale finezza dei vini del territorio, che grazie ai terreni sabbiosi e leggeri, conferisce un’eleganza e una piacevole freschezza minerale. Proprio per queste caratteristiche l’area è molto vocata, oltre che per il Nebbiolo anche per le uve a bacca bianca. Il vino ha un colore giallo intenso. Il bouquet regala ricchi aromi di frutta gialla matura, cenni tropicali e sfumature di frutta secca. Il sorso è denso e appagante, reso dinamico e agile da una vivace freschezza e da una chiusura sapida.

Il Roero Arneis “Trinità” è un vino bianco piemontese che si caratterizza per la molteplicità dei profumi al naso, ottenuti anche grazie a un leggero affinamento in legno che, una piccola percentuale della massa totale del vino, compie durante la vinificazione. Malvirà dedica parte del suo cru “Trinità” all’Arneis, vitigno che, sin dall’inizio dell’avventura vitivinicola dei fratelli Damonte, ha sempre avuto un ruolo importante nella produzione della cantina. Un’etichetta dove la beva risulta particolarmente appagante, grazie anche a un sorso minerale e rinfrescante. Questo Roero Arneis “Trinità” nasce dalle uve in purezza di Arneis che la cantina Malvirà coltiva all’interno di uno dei suoi cru, il vigneto di “Trinità”. Si tratta di un terroir caratterizzato da un sottosuolo a composizione mista, in cui argilla, calcare e sabbia si alternano fra loro. Le uve, coltivate secondo principi di agricoltura biologica, una volta raccolte fermentano alcoolicamente in vasche d’acciaio. Si procede poi con l’affinamento, svolto per il 90% della massa in acciaio, e per il rimanente 10% in legno, per un periodo di 6 mesi, al termine dei quali si procede con le operazioni d’imbottigliamento. Il “Trinità” è un Roero Arneis che, nel calice, si presenta con un colore giallo paglierino molto luminoso. Il bouquet di profumi che si sviluppa al naso racconta note fruttate che s’intersecano ad aromi più vegetali, da cui emerge anche una sfumatura di pietra focaia. All’assaggio è di medio corpo, equilibrato, con un sorso caratterizzato da una vena fresca e sapida; termina con un finale contraddistinto da un retrogusto fruttato. Un bianco con cui Malvirà ci regala una bottiglia molto versatile dal punto di vista gastronomico, da riservare principalmente alle portate a base di pesce e frutti di mare.

Il Roero Arneis Renesio della cantina Malvirà è un vino bianco territoriale fresco, semplice ed espressivo che trasuda di passione, quella messa dai proprietari della cantina nel condurre le proprie vigne e nella ricerca dei migliori appezzamenti dove ottenere bianchi espressivi e identitari a base di Arneis, vitigno bianco simbolo del Roero. Valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità sono i punti di forza della cantina Malvirà e delle etichette prodotte, che stanno riscontrando un buon successo in Italia e nel mondo. Questa bottiglia nasce dal vigneto Renesio, cru del Roero, sito su una collina esposta a sud ad un’altitudine di circa 300 metri e dominata da cipressi e da un’antica casa colonica di oltre 250 anni. Il terreno è di tipo argilloso e calcareo e le viti sono allevate a regime biologico. Le uve, attentamente selezionate durante la vendemmia, vengono inviate in cantina dove prendono avvio i lavori di vinificazione. La fermentazione alcolica avviene in vasche di acciaio, dove si svolge anche l’affinamento sulle fecce fini per un periodo di circa 9 mesi. Una sosta di circa 2 mesi in bottiglia completa il processo produttivo. L’etichetta con cui viene commercializzato è un omaggio sia ai misteriosi e affascinanti simboli della carte dei tarocchi che all’antico stemma dei Conti Roero raffigurante una ruota, divenuta un simbolo del territorio. Il Roero Arneis DOCG Renesio alla vista si presenta di un intenso color giallo paglierino di bella luminosità. Al naso è fine, piacevole, fragrante e variegato: si avvertono sensazioni di frutti bianchi, erba di campo tagliata e ricordi di fiori di campo su uno sfondo minerale. Al palato è concentrato, di bella freschezza e sapidità, elegante, scorrevole e intensamente avvolgente. Sicuramente uno dei simboli della grinta che mette la famiglia Damonte nel produrre vini che rispecchino le tante sfaccettature delle colline del Roero, un territorio straordinariamente vocato e affascinante.

Il Roero Arneis "Pradalupo Le Righe", della storica cantina piemontese Fontanafredda, è un bianco fresco, fragrante e fruttato, di grande piacevolezza di beva, giovane e immediato. La bottiglia fa parte di una collezione, che nella grafica dell’etichetta, riprende le righe orizzontali caratteristiche degli edifici dell’antico borgo di Fontanafredda. La scelta di differenziare la vinificazione con una parte delle uve sottoposte a una breve macerazione, contribuisce a donare un profilo più ricco, ampio e intenso, di gande fascino e persistenza gustativa. È ottimo da degustare con risotti ai frutti di mare e in generale con primi piatti a base di pesce. “Pradalupo Le Righe” è una bella versione di Roero Arneis di Fontanafredda.  Le vigne che donano le uve per realizzare quest’etichetta, sono coltivate sulle soleggiate e dolci colline dell’area del Roero, a un’altitudine compresa tra i 200 e i 330 metri sul livello del mare, con esposizione rivolta a est-ovest. I suoli sono caratterizzati da un’abbondante presenza di sabbie d’antica origine marina, marne di arenarie e calcare, particolarmente adatte alla coltivazione delle uve a bacca bianca, che in questa zona si esprimono con particolare finezza. Al termine della vendemmia, l’uva viene trasferita velocemente in cantina. Un 20% della massa viene diraspata, pigiata e sottoposta a una macerazione prefermentativa per 24 ore alla temperatura di 10 °C. Il resto dell’uva, invece, viene pressato direttamente in modo molto delicato per ottenere il mosto fiore.  Le fermentazioni si svolgono separatamente in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata e solo in un secondo momento si procede all’assemblaggio. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura sulle fecce fini in vasche d’acciaio per 4-5 mesi. Il vino Roero Arneis “Pradalupo Le Righe” di Fontanafredda è una splendida interpretazione del bianco più famoso del territorio della riva sinistra del Tanaro. Un vitigno che negli ultimi anni si è imposto all’attenzione degli appassionati, mettendo in luce l’immediata piacevolezza dei suoi ricchi e affascinanti aromi fruttati. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino, attraversato da riflessi luminosi e brillanti. Il bouquet è connotato da profumi di biancospino e fiori d’acacia, esuberanti aromi di pera Williams, mela Golden, pesca bianca e morbide sfumature di frutta tropicale, Al palato è ampio, ricco, con un frutto fragrante, un sorso morbido e armonioso, che accompagna verso un finale sapido e di grande equilibrio gustativo.

Il Roero Arneis firmato Marchesi di Barolo è un bianco caratterizzato da tipici profumi freschi e fragranti. Il sapore che si avverte durante la degustazione è rinfrescante, caratterizzato da un gusto delicatamente minerale. Siamo senza dubbio di fronte a un’etichetta dal profilo giovane, che rende al massimo in questo momento della sua evoluzione, consentendoci, stappandola adesso, di assaporarne tutta l’integrità del bouquet olfattivo. Da tenere a mente poi anche il prezzo, particolarmente incentivante. Questo Marchesi di Barolo Roero Arneis nasce dalle omonime uve, coltivate a controspalliera con il sistema del guyot in diverse parcelle di proprietà della cantina. Nello specifico gli appezzamenti si trovano sulle ripide colline del Roero, dove i terreni sono prevalentemente calcereo-silicei, ricchi di sabbie quarzose e argille fini, mescolate a strati sottili di arenaria. Su questi suoli l’Arneis trova le condizioni ideali per esprimersi al massimo, giungendo alla fase della vendemmia con uve perfettamente mature. Il mosto fermenta a basse temperature in vasche d’acciaio inossidabile termocondizionate. Il vino viene poi trasferito in acciaio o in vasche di cemento vetrificato, dove rimane ad affinare per qualche mese sui lieviti.  Il Roero Arneis Marchesi di Barolo appare alla vista caratterizzato da un colore giallo paglierino, non troppo carico né concentrato. Croccante l’insieme dei profumi che avvolge il naso, dove si avvicendano con ordine note principalmente fruttate, arricchite da tocchi più floreali e sbuffi che evidenziano un finale più minerale. Al palato è giovane, con un corpo snello e beverino, da cui affiora una vena rinfrescante particolarmente appagante. Per abbinarlo rimanendo all’interno dei confini regionali piemontesi, non c’è cosa migliore che servirlo con un succulento vitello tonnato.

Il Roero Rosso della tenuta Gabriele Cordero è una bottiglia piemontese capace di associare struttura ed eleganza formando un connubio di grande armonia. Il Roero, chiamato “Roé” in dialetto piemontese, è un territorio della provincia di Cuneo situato appena a nord delle Langhe, areale da cui risulta separato dal fiume Tanaro. Qui, esattamente nel comune di Priocca, la famiglia Cordero ha avviato la propria attività viticola nel 2016 puntando sui vitigni della tradizione, tra cui il Nebbiolo, nobile varietà a bacca nera che ha scritto la storia dell’enologia piemontese. Gabriele Cordero Rosso Roero viene prodotto con sole uve Nebbiolo cresciute nel comune di Priocca su terreni sabbiosi secondo una viticoltura sostenibile. La vendemmia viene effettuata quando gli acini hanno raggiunto il grado ideale di maturazione tecnologica e fenolica e le uve vengono quindi trasferita in cantina per la fermentazione alcolica. Concluso il processo fermentativo, che si realizza in vasche di acciaio inox a temperatura controllata a contatto con le bucce, la massa viene sottoposta a svinatura e quindi travasata in barrique di rovere francese di secondo passaggio, dove si svolge la fase di invecchiamento di 18 mesi. Seguono l’imbottigliamento e la commercializzazione finale. Nel calice, il Roero Rosso di Gabriele Cordero assume una veste rosso rubino trasparente dall’orlo granato. Il raffinato panorama olfattivo è descritto da vividi profumi di fragolina, ciliegia, rosa e radice di china, arricchiti da morbide sfumature di tabacco e vaniglia dovute al lungo passaggio in barrique. Strutturato e avvolgente l’assaggio, animato da viva freschezza, gustoso timbro sapido e una morbida trama tannica che guida il finale di notevole persistenza su sensazioni minerali e speziate.

Il Roero Rosso di Matteo Correggia è un vino nato sulla riva sinistra del fiume Tanaro a Canale d’Alba in provincia di Cuneo. La cantina è frutto di un lavoro attento della famiglia Correggia che inizia la sua attività con Giovanni Battista, inizialmente proprietario di un’azienda agricola sulle colline del Roero. Nel 1985 Matteo entra in attività, ereditando la passione per la produzione vitivinicola, ma con lo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione: decide di lavorare per valorizzare il territorio del Roero fin a quel momento sottovalutato, coltiva rispettando i dettami dell’agricoltura biologica e segue stili di vinificazione tagliati sulle caratteristiche intrinseche dei vitigni autoctoni. Nel 1989 si avvicina alla filosofia della nascente Slow Food ed è in questo momento che conosce Coco Cano, artista avanguardista che creerà tutte le etichette delle bottiglie della cantina. Oggi i figli gestiscono l’attività in linea con gli insegnamenti del padre, perché nel tempo i suoi insegnamenti arrivino alla generazioni future. I vigneti del Roero Rosso di Matteo Correggia crescono su terreni che hanno subito nel tempo numerosi cambiamenti dovuti al ritirarsi delle acque marine, fenomeno che ha comportato consistenti depositi di sabbia e ghiaia con sedimenti marini e pietra marnosa, creando le condizioni ideali per la produzione di vini eleganti e armoniosi. Il clima è continentale con estati calde e afose ed inverni rigidi, caratterizzati anche da copiose nevicate e gelate. L’intervento umano in vigna è ridotto al minimo e le coltivazioni sono inserite in un ecosistema variegato e florido che permette alla materia prima di sprigionare tutto il potenziale intrinseco. La vendemmia è manuale e viene effettuata tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre; in cantina macera in acciaio per circa 6-8 giorni e successivamente affina per 6 mesi in barrique di secondo passaggio. Alla vista il Roero Rosso di Matteo Correggia appare di un rosso granato con riflessi intensi. Il bouquet di profumi è ampio e ricorda la violetta, i fiori essiccati e note di pepe bianco e erbe balsamiche; in bocca è avvolgente, elegante e inteso con un tannino ben presente e ben integrato alla beva. In abbinamento è consigliato con tagli di carne rossa della tradizione piemontese cucinata in umido e arrosto, pasta fresca ripiena condita con sughi elaborati; interessante anche con formaggi stagionati di latte vaccino. Prodotto da conservare nella propria cantina personale e consumare in occasione di ritrovi in famiglia per gustare un prodotto ambasciatore del territorio piemontese e dei suoi sapori più autentici.

Il Roero Rosso Riserva “Roche d'Ampsej” di Matteo Correggia è un vino elegante, fine e delicato. È realizzato con Nebbiolo in purezza e una vinificazione molto accurata. Il nobile vitigno piemontese, nelle terre del Roero, sabbiose e sciolte, regala dei rossi meno potenti e concentrati rispetto a quelli delle Langhe, ma dotati di una straordinaria immediatezza espressiva, che li rende molti piacevoli anche da bere giovani, senza attendere molti anni come accade per il Barolo e Il Barbaresco. Proprio queste sue caratteristiche, ne fanno un vino particolarmente gastronomico, che si abbina molto bene con piatti di pasta con ragù di carne o di selvaggina o con arrosti di carni bianche. Il “Roche d'Ampsej” Roero Rosso Riserva di Matteo Correggia è realizzato da una giovane cantina del territorio, che può però contare sull’esperienza di più generazioni. La tenuta si trova nella zona del Roero, particolarmente vocata sia per la produzione di grandi bianchi, che di rossi dal profilo raffinato. L’etichetta prende il nome dalla località in cui si trova la parcella, situata a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da colline con ripidi pendii. Le vigne di Nebbiolo sono coltivate su terreni composti da sabbie, con una piccola percentuale di limo e di argilla. Grazie a un clima mite e temperato, le uve maturano lentamente e vengono vendemmiate manualmente nelle prime settimane di ottobre. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox e in tini in legno da 6 ettolitri, con un lungo periodo di macerazione sulle bucce di 45-60 giorni. L’invecchiamento avviene in botti da 6 ettolitri, tonneau e barrique per 14 mesi a cui fa seguito un affinamento di due anni in bottiglia, prima della messa in commercio. Il Rosso Roero Riserva “Roche d'Ampsej” di Matteo Correggia regala la piacevolezza di un grande Nebbiolo, che mette in luce l’ottimo lavoro della cantina e la profonda conoscenza del terroir del e delle sue caratteristiche. Di colore rubino luminoso, con leggeri riflessi color granato, esprime all’olfatto aromi di lampone, ribes rosso, marasca, fragoline di bosco, sfumature floreali di petali di rosa essiccati, di violetta e cenni delicatamente speziati. Di medio corpo, presenta una buona complessità aromatica, un frutto ricco e una trama tannica matura e ben integrata. Il finale è fresco, sapido e di notevole persistenza.

L’Arneis "Cecu d'la Biunda" è senza dubbio il prodotto di punta della cantina Monchiero Carbone, quello che meglio rappresenta l’anima e l’identità di questo progetto nato nel 2004 per volontà di Francesco. Un progetto mosso dalla volontà di far competere i bianchi piemontesi con i grandi bianchi italiani; un progetto che si fonda sull’Arneis, un vitigno da molti descritto come “il Barolo bianco” e che, assieme al Nebbiolo, ha dato notorietà al territorio del Roero. Una nobiltà riconosciuta e notevoli potenzialità implicano l’obbligo di coltivarlo e vinificarlo al meglio, per esaltare le caratteristiche di questi acini che nascono sui terreni soffici e calcarei della Valle di Vezza e delle Rocche di Canale. Nato come Nebbiolo bianco, nome che gli venne dato per sottolinearne importanza e struttura, l’Arneis ha trovato nel Roero un territorio elettivo che riesce a trasferire aromi e profumi intensi che affascinano per la loro persistenza e la loro raffinatezza. Una personalità che si distingue abilmente nell’Arneis "Cecu d'la Biunda" di Monchiero Carbone, un Arneis che ci regala una grande intensità olfattiva dove una profonda freschezza aromatica accompagna la beva con note floreali e di menta, passando per ribes bianco e salvia…