Sono stati trovati 53 prodotti corrispondenti alla tua ricerca per crianza in 13 negozi:

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2021; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 93pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2021; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 93pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2020; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 88pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2020; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 88pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2020; Alcol: 14.5%; Giudizio di Tannico: 88pt;

Ànima Negra Àn crianza vino tinto

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2020; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 81pt;

Buon corpo e carattere deciso 2019 Di colore rosso ciliegia con un vivace bordo color mattone. Il processo di invecchiamento in botte fornisce un bouquet con aromi di cacao, vaniglia e caffè, con un finale vivace e fragrante di frutta matura e liquirizia. In bocca è rotondo ed armonico, con un'ottima miscela di spezie e altri sapori tipici del vitigno.

Formato: 1.5l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2020; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 92pt;

Granato intenso con orlo violaceo. Naso intenso, aromi di mora e mirtillo accompagnati da note tostate e speziate di noce moscata e chiodi di garofano. Emergono anche aromi di sottobosco. Al palato è dolce e vellutato. La frutta nera è molto presente. Sfumature tostate con spezie dolci. Finale lungo e persistente, dove erbe come timo e finocchio profumano il palato.

Ànima Negra Àn crianza vino tinto

Un caleidoscopio di storie che danno vita a un'unica storia dell’infanzia tradita. Vincitore Premio Calvino 2011, Finalista Premio Strega, Viareggio-Rèpaci, Asti d'Appello, Palmi\r\n«Greco è senza dubbio uno dei migliori scrittori degli ultimi anni.» - Andrea Camilleri\r\n«Lo straordinario esordio di Giovanni Greco inanella tanti quadri, che spericolatamente si succedono, e a volte vengono ripresi, o s’intrecciano, sicché alla fine diventano storie, con un finale incendiario.» - la Repubblica\r\n«Un urlo davanti a un universo dickensiano aggiornato all’oggi.» - Il Sole 24 Ore\r\n«Una sfida ai limiti dell’estetico.» - Corriere della Sera\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\"Malacrianza\" è tutto quello che il mondo adulto respinge, condanna o sfrutta del mondo dell'infanzia. È come la memoria tradita della propria infanzia, come una favola nera che tutto avvolge e riscrive. È il bambino che si mette le dita nel naso, la bambina che allegramente ruba o quella che tristemente si prostituisce, ragazzini violenti che in Sud America si difendono dal potere violento che li usa, i bambini che esercitano l'arte di arrangiarsi in qualche paese dell'Est o nel mondo arabo, è una leggenda indiana e una nuova vita che verrà. \"Malacrianza\" mette in fila vicende 'esemplari' di sopraffazioni e di piccole solidarietà, di soprusi e di sogni disposti a tutto per potersi avverare. Un viaggio nell'infanzia in varie parti del mondo con i bambini che vivono nelle fogne, quelli di strada, delle favelas, il commercio e la prostituzione infantile... Un viaggio circolare, un racconto senza falsi pudori, senza retorica e ipocrisie, capace di addentrarsi fin nei recessi profondi dell'offesa più intollerabile, quella verso i più deboli e indifesi. Un caleidoscopio di storie che, intrecciandosi una nell'altra, danno vita a un'unica storia dell'infanzia tradita. A un affresco in cui non mancano mai l'umanità e perfino l'ironia e dove c'è sempre la freschezza di uno sguardo innocente. Una spericolata, emozionante avventura linguistica in cui l'autore passando dalla terza alla prima persona, riesce a dar voce credibile a bambini perennemente costretti a difendere il proprio futuro.

La Rioja Crianza di Bodegas Loli Casado nasce in Spagna nella regione di Rioja Alavesa nei pressi di Álava, terra conosciuta per la produzione di grandi rossi. La cantina è a conduzione famigliare e negli anni 2000 Loli Casado prende in mano l’attività di famiglia che da tre generazioni lavora queste terre con grande attenzione ai dettagli, rispettando l’ecosistema naturale che circonda le vigne con l’obiettivo di produrre vini di qualità che raccontino il territorio e le sue bellezze. Le uve Tempranillo, Graciano e Mazuelo provengono dai circa 20 ettari vitati posseduti dalla cantina posti a un’altezza compresa tra i 450 e i 520 metri sul livello del mare; i suoli sono principalmente composti da sabbia, ciottoli del fiume Ebro e sedimenti calcarei e argillosi. I vigneti sono posti su terrazzamenti in leggera pendenza che sono interessati da interventi umani senza utilizzo alcuno di macchinari agricoli. L’esposizione solare è ottima in tutta la valle con le vigne costantemente illuminate dal sole, situazione che garantisce un’ottima maturazione delle uve e uno sviluppo dei loro intensi aromi. In cantina avviene una fermentazione alcolica in vasche di acciaio; affina 14 mesi in botti di rovere americana. Riposa 6 mesi in bottiglia. La Rioja Crianza di Bodegas Loli Casado alla vista si presenta di un rosso ciliegia con riflessi intensi; i profumi ricordano i frutti rossi di bosco, chiodi di garofano e cuoio e note finali di sottobosco. La struttura in bocca è leggera e non invadente con tannini morbidi che ben si integrano e garantiscono una buona persistenza finale. In abbinamento è consigliato con salumi, carni rosse in umido e alla griglia, ma anche primi piatti a base di verdure. Prodotto ottimo per serate in compagnia degli amici di sempre, ma anche per giornate nevose e fredde davanti al camino caldo con letture stimolanti come compagne d’avventure.

Granato intenso con orlo violaceo. Naso intenso, aromi di mora e mirtillo accompagnati da note tostate e speziate di noce moscata e chiodi di garofano. Emergono anche aromi di sottobosco. Al palato è dolce e vellutato. La frutta nera è molto presente. Sfumature tostate con spezie dolci. Finale lungo e persistente, dove erbe come timo e finocchio profumano il palato.

Le sorelle de Andrés del progetto vinicolo de Andrés Sisters introducono il Rioja Crianza ‘Binario’, un Tempranillo ricco di spunti fruttati e speziati dati sia dal vitigno sia dal passaggio in botti di rovere francese e americano. Il Tempranillo rappresenta uno dei simboli dell’enologia spagnola nel mondo essendo la varietà più coltivata del Paese, un po’ come il Sangiovese in Italia. I sinonimi sono molteplici, tra cui Tinto Fino nella Ribera del Duero e Tinta de Toro nella zona del Toro. Tuttavia è la Rioja la sua terra originaria, luogo in cui il vino ottenuto da questa varietà viene tradizionalmente invecchiato in rovere americano, botti verso cui ha sempre mostrato un’affinità eccellente. Il nome deriva dal termine spagnolo “temprano”, che significa “presto”, in riferimento alla maturazione precoce dell’uva. Il Rioja ‘Binario’ Crianza di de Andrés Sisters nasce da solo Tempranillo coltivato a regime biologico certificato nel clima caldo e mediterraneo della Rioja Baja, su suoli argillosi e calcarei. Dopo la raccolta i grappoli vengono trasferiti in cantina e quindi ammostati in vasche di acciaio inox dove la fermentazione alcolica occorre spontaneamente per intervento dei soli lieviti indigeni a temperatura controllata, accompagnata da un prolungato contatto tra il mosto in fermentazione e le bucce. Una volta concluso il processo fermentativo, la massa è travasata in botti di rovere americano e francese per l’invecchiamento di 12 mesi che precede l’imbottigliamento finale. Il Crianza ‘Binario’ de Andrés Sisters Rioja ha un colore rosso rubino intenso. Sentori di mora, susina e ciliegia contraddistinguono l’olfatto assieme a cenni di tabacco, cannella e altre spezie. Morbido, ricco e profondo al palato, con tannini ben integrati che anticipano il finale persistente.

Un caleidoscopio di storie che danno vita a un'unica storia dell’infanzia tradita. Vincitore Premio Calvino 2011, Finalista Premio Strega, Viareggio-Rèpaci, Asti d'Appello, Palmi\r\n«Greco è senza dubbio uno dei migliori scrittori degli ultimi anni.» - Andrea Camilleri\r\n«Lo straordinario esordio di Giovanni Greco inanella tanti quadri, che spericolatamente si succedono, e a volte vengono ripresi, o s’intrecciano, sicché alla fine diventano storie, con un finale incendiario.» - la Repubblica\r\n«Un urlo davanti a un universo dickensiano aggiornato all’oggi.» - Il Sole 24 Ore\r\n«Una sfida ai limiti dell’estetico.» - Corriere della Sera\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\"Malacrianza\" è tutto quello che il mondo adulto respinge, condanna o sfrutta del mondo dell'infanzia. È come la memoria tradita della propria infanzia, come una favola nera che tutto avvolge e riscrive. È il bambino che si mette le dita nel naso, la bambina che allegramente ruba o quella che tristemente si prostituisce, ragazzini violenti che in Sud America si difendono dal potere violento che li usa, i bambini che esercitano l'arte di arrangiarsi in qualche paese dell'Est o nel mondo arabo, è una leggenda indiana e una nuova vita che verrà. \"Malacrianza\" mette in fila vicende 'esemplari' di sopraffazioni e di piccole solidarietà, di soprusi e di sogni disposti a tutto per potersi avverare. Un viaggio nell'infanzia in varie parti del mondo con i bambini che vivono nelle fogne, quelli di strada, delle favelas, il commercio e la prostituzione infantile... Un viaggio circolare, un racconto senza falsi pudori, senza retorica e ipocrisie, capace di addentrarsi fin nei recessi profondi dell'offesa più intollerabile, quella verso i più deboli e indifesi. Un caleidoscopio di storie che, intrecciandosi una nell'altra, danno vita a un'unica storia dell'infanzia tradita. A un affresco in cui non mancano mai l'umanità e perfino l'ironia e dove c'è sempre la freschezza di uno sguardo innocente. Una spericolata, emozionante avventura linguistica in cui l'autore passando dalla terza alla prima persona, riesce a dar voce credibile a bambini perennemente costretti a difendere il proprio futuro.